La rivincita di Eldor: perché nel giro di qualche mese è passato da esubero a bomber di scorta, fino a diventare un ingranaggio perfetto nella manovra della Roma. L’uzbeko ha giocato una delle migliori partite della sua carriera all’Olimpico realizzando un assist per Saelemaekers e un gol di testa, da attaccante vero.
In ogni caso Shomurodov si è preso gli applausi convinti dei tifosi, che hanno riconosciuto di avere davanti un ragazzo che ha dato tutto quello che aveva, senza risparmiarsi. Eldor ha giocato principalmente spalle alla porta, si abbassava e dava respiro all’azione permettendo a Baldanzi e Soulé di spingere. La grande palla gol – arrivata dal piede fatato di Soulé – non l’ha sprecata a differenza di quanto accaduto contro il Porto giovedì scorso.
Una macchia che comunque non ha pesato più di tanto perché la sua prestazione è stata da incorniciare anche in Europa League, li tra pressing, supporto in costruzione, lavoro difensivo e l’assist per il primo gol di Dybala. Non è un fenomeno, non fa vendere magliette e non si può considerare un uomo immagine, però si sta ritagliando il suo spazio dentro Trigoria. A testa bassa si è saputo trasformare in una risorsa preziosa di una Roma che gioca bene, che sembra divertirsi in campo, come non accade-va da troppo tempo. Il gol sotto la Sud è stata una liberazione impagabile.
FONTE: Il Corriere dello Sport – L. Scalia
