Quasi mille chilometri dividono Razgrad da Budapest, la prima tappa dell’Europa League giallorossa e la sede della finale della competizione. Ma il percorso che attende la Roma di Mourinho è molto più lungo del tragitto che divide le due città, con tappe già programmate in Spagna con il Betis e in Finlandia con l’Helsinki. La sfida con il Ludogorets di giovedì sarà l’occasione per i giallorossi per dimenticare in fretta la batosta di Udine e iniziare al meglio l’avventura europea.
Sarà anche l’occasione per Nicola Zalewski per tornare a vestire la maglia della sua Roma in campo internazionale, dopo la vittoria in Conference League dello scorso maggio. Uno sguardo quindi al presente, senza perdere mai di vista obiettivi e traguardi. Ma anche alcune scadenze. L’attuale contratto con la Roma lo lega fino a giugno del 2025, fretta quindi non c’è, ma senza dubbio l’ingaggio sarà oggetto di valutazione nei prossimi mesi: il giallorosso guadagna attualmente 600mila euro lordi, l’intenzione del club è blindarlo, appena ce ne sarà la possibilità, con un sensibile aumento e un prolungamento di due anni.
Il sentimento e la passione che legano Zalewski alla Roma sono qualcosa di autentico, di viscerale. Chi lo conosce bene afferma: “Lui è prima tifoso che giocatore“. Lo testimoniano le esultanze, i suoi post social e le immagini che lo ritraggono, in panchina, mentre intona i versi di Mai sola mai di Conidi. Ma su di lui non ci sono solo gli occhi e le attenzioni di moltissimi tifosi, stregati dalla sua personalità e dal suo modo di giocare con coraggio, ma anche quelli di diversi club (stranieri ma anche italiani).
Tra tutti il Chelsea, molto sensibile ai profili di prospettiva e sempre molto attento al mercato nostrano (l’affare Casadei insegna). Sirene inglesi e non solo sul futuro di Zalewski, pronto a mettere nero su bianco il prolungamento della storia d’amore che lo lega alla Roma.
FONTE: La Repubblica – A. Di Carlo