L’hanno comprato i Friedkin ma prima, molto prima, lo aveva convinto Dybala: “Dall’inizio della trattativa Paulo ha cominciato a dirmi tutti i giorni che mi stava aspettando, che nello spogliatoio c’era un posto libero per me…”. E ora la Roma è verità, è attualità per Matias Soulé che non riesce a trattenere l’emozione del bambino felice quando pronuncia le prime parole ai canali del club: “Sono veramente contento, è un sogno che si realizza. Volevo tanto giocare in questa squadra, con questa maglia. Non vedo l’ora di scendere in campo”.
La trattativa con la Juventus non è stata facile ma la sua volontà è sempre stata la stessa, anche quando il Leicester sembrava in vantaggio per acquistarlo: “Io volevo rimanere in Italia e quando si è presentata la Roma, con De Rossi che mi chiamava, ho capito che il posto giusto sarebbe stato questo”.
Dybala lo ha già accolto con una storia spiritosa su Instagram. Paredes lo abbraccerà la settimana prossima in Inghilterra. Ma gli omaggi argentini non sono finiti. Per non rinunciare alle responsabilità Soulé ha chiesto il numero di maglia che prese Gabriel Omar Batistuta all’arrivo a Trigoria: il 18.
Ma il motivo della scelta è un altro: “Era il numero caro a mia nonna. L’ho indossato anche a Frosinone. E a proposito: fatemi ringraziare Di Francesco, Angelozzi, tutta la città che mi ha adottato lo scorso anno. Senza di loro non sarei qui, mi hanno dato fiducia sin dal primo allenamento. Quanto a Batistuta, beh, mi hanno raccontato la sua storia. Ma vi assicuro che non c’entra niente con la mia richiesta”.
Accolto a Fiumicino da 300 tifosi festanti, fedeli a prescindere e innamorati a priori, Soulé confessa: “Mi avevano spiegato che a Roma c’è grande passione e che sarebbe venuto qualcuno a salutarmi all’aeroporto, ma un’accoglienza del genere non l’avrei mai immaginata”.
Sarà costretto a sdebitarsi: “Vivere a Roma sarà bellissimo, già quando ero a Frosinone venivo a visitarla una volta a settimana. Ora potrò apprezzarla ancora di più da vicino. Ai tifosi posso solo dire grazie e spero di dimostrare loro le mie qualità sul campo. Li aspetto allo stadio”.
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida