A 14 anni, per quel caschetto biondo che si portava dietro, gli amici lo chiamavano Nino, «dicevano assomigliassi a Nino D’angelo». Poi, crescendo, c’è stato Capitan Futuro, soprannome che non lo ha mai fatto impazzire dalla prima volta che lo ha sentito. Figuriamoci allora quando già a Udine hanno azzardato un confronto con lo Special One con le statistiche che lo vogliono aver ottenuto gli stessi punti di Mourinho (29) ma con 7 gare in meno. Daniele ha dribblato la questione con un sorriso («Non c’è una gara tra il mister e me») ma Mou o non Mou se ne dovrà fare una ragione.
Perché il cammino della sua Roma è qualcosa di unico e incredibile che gli permette di lasciarsi alle spalle, a livello di media punti, tutti gli allenatori della storia giallorossa. Per carità, il cammino è appena iniziato ma intanto quel 2,23 di media lo tiene ampiamente davanti a Spalletti (a quota 2, anche se l’attuale ct dell’Italia lo ha ottenuto in 211 partite alla guida dei giallorossi), Garcia (1,99), Ranieri (1,93), Di Francesco (1,89) e Capello (1,88).
Nei primi 100 giorni festeggiati a Udine (dove è arrivata, anche se in circostanze particolari, la prima vittoria in rimonta della sua gestione) De Rossi risulta tra i primi cinque allenatori ad aver segnato più gol nelle prime 19 partite – contando anche l’Europa League – in giallorosso: 36.
Primo tecnico di questa particolare graduatoria è Boskov con 40 gol in 19 gare. Seguono: Mourinho (39), poi Capello e Zeman (37). Fermandosi al campionato attuale, in queste 13 gare soltanto l’Inter ha segnato di più (30 a 27) e ottenuto più vittorie (11 a 9). Due delle quali (Udine e derby) più una a San Siro in Europa Lea-gue, arrivate con la solita formula magica legata alle palle inattive.
FONTE: Il Messaggero