La formazione, come sempre, l’ha studiata un po’ ieri sera tardi e un po’ questa mattina. Perché poi Claudio Ranieri usa fare così, riunirsi insieme al suo staff tecnico subito dopo la cena della vigilia per fare un po’ tutte le considerazioni del caso.
Il recupero di Zeki Celik, però, lo rende chiaramente più fiducioso, non solo perché ha una soluzione in più per la difesa ma anche perché recupera un giocatore (il turco domenica con il Como era uscito per un affaticamento muscolare) che oggi vive forse il suo momento migliore da quando è a Roma. E che sarà molto importante per provare ad arginare gli affondi sulla fascia sinistra di Nico Williams.
Ranieri ieri ha voluto puntualizzare un aspetto circa qualche luogo comune che ha accompagnato il suo passato. “Loro sono quarti nella Liga e sono ben costruiti, con un senso di appartenenza incredibile – le parole del tecnico -. È una squadra che va sulle ali dell’entusiasmo. Sarà difficile qui e difficilissima lì, tra una settimana. Ma lo sarà anche per loro“.
Quindi il chiarimento: “Se sarà una gara difensiva? Non lo so, noi proviamo sempre ad attaccare. Quando gli altri sono più bravi mi piace chiudere le porte, ma devono essere gli altri a dircelo. Se possibile attaccheremo, se non è possibile ci difenderemo. Ma io non sono mai stato un allenatore difensivo, penso sempre a vincere. Non sono mai entrato in campo per il pareggio, cerco sempre la vittoria, non firmo mai prima della partita per un pari. Voglio che i miei diano sempre il massimo, questo sì. E se succede, accetteremo qualsiasi risultato”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese
