Neanche la presenza della Uefa è bastata a placare la protesta dei comitati del “no allo stadio” di Pietralata. Anzi, quell’«avere uno stadio è un diritto della cittadinanza», pronunciato da Michele Uva (direttore Uefa per la sostenibilità ambientale e sociale) non ha fatto altro che esacerbare gli animi di un dibattito pubblico che ieri ha visto andare in scena l’ultimo incontro.
In un’escalation di proteste, urla, striscioni e interruzioni che hanno portato Uva a minacciare l’abbandono della sala e Maurizio Veloccia, Assessore all’urbanistica di Roma Capitale, a non concludere il suo intervento. La «minoranza silenziosa», come l’ha definita Veloccia, «che non vogliamo convincere sulla bontà dello Stadio, essendo loro fermamente contrari».
Per Roma Capitale il prossimo passo sarà l’apertura di un tavolo tecnico ulteriore per discutere più compiutamente di due criticità emerse con forza dal dibattito pubblico: mobilità e accessibilità. Un tema sensibile in cui «si rendono necessari approfondimenti», ha sottolineato l’architetto Silvia Capurro (direttrice della Direzione pianificazione generale).
In tutto questo la Roma osserva senza mai intervenire. Da Trigoria aspettano che il Comune concluda questo iter, per poi recepire eventuali suggerimenti e spunti critici e capire se utili alla presentazione del progetto definitivo. L’unico vero obiettivo dei Friedkin.
FONTE: La Repubblica