Ancora la Cremonese, ma soprattutto ancora Roma… o meglio la rometta. La squadra di Mourinho si butta via in trasferta, senza cuore ne gioco torna a casa sconfitta dall’ultima in classifica che vince la sua prima partita stagionale. Ed è tutto vero! La Cremonese di Ballardini che aveva eliminato clamorosamente la Roma dalla coppa Italia, con il successo di ieri stoppa ai giallorossi anche la rincorsa alla Champions: insomma con due partite le ha distrutto una stagione.
Ma in questo ko c’è tutta la pochezza di questa squadra che sembra sempre sul punto di fare il salto di qualità, ma si ritrova poi all’improvviso a fare i conti con la sua pochezza. Troppi i giocatori fuori condizione, o forse «cotti» dopo le fatiche della coppa, così come scarsa è stata l’attenzione a una partita che si è messa subito in salita: gol di Tsadjout, perugino di nascita ma di chiare origini africane. La Roma ha dato la sensazione di essere sempre sul punto di poter svoltare ma non ci è riuscita e quando lo ha fatto, ha poi di nuovo concesso il fianco al secondo gol dei padroni di casa.
Una sconfitta che sa tanto di umiliazione e che ha mandato in tilt Mourinho espulso dal modesto arbitro Piccinini: tema sul quale poi il tecnico giallorosso è tornato a fine gara scusandosi ma sottolineando il pessimo trattamento riservatogli dal quarto uomo. CHiaro il labiale che lo «invita» ad andare a casa. Peccato perché doveva essere la serata della grandi occasioni: quella dell’aggancio al secondo posto, ma soprattutto quella che vedeva il rientro da titolare del grande assente della stagione giallorossa, Wijnaldum.
E per uno strano scherzo del destino, sei mesi dopo il rovinoso infortunio (frattura composta della tibia destra), l’olandese torna titolare proprio contro colui che lo aveva «azzoppato» quel 21 agosto il giorno prima di lasciare la Roma. Anche ieri Felix tra i più vivaci dei suoi, un altro di quelli che una volta andato via dalla Capitale ogni volta che la incontra la vede come il fumo agli occhi… non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo. L’olandese comunque, nonostante sia ancora lontano anni luce da quello che doveva consentire la svolta ai giallorossi, ha mostrato segnali di crescita: chiaro che ha bisogno di tempo.
Resta l’amarezza di un ko che rallenta un gruppo che sembrava aver trovato una sua fisionomia. In più nella settimana al termine della quale c’è il big match dell’Olimpico contro la Iuventus. È chiaro che contro i bianconeri feriti servirà tutta un’altra Roma per evitare una Caporetto. L’ennesimo ko potrebbe davvero scrivere la parola fine sulle chance di Champions dei giallorossi che comunque da questa sera si ritrovano quinti in classifica scavalcati anche dalla Lazio. Dinamiche insolite di un campionato anomalo.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini