Tecnicamente è una delle poche certezze per il presente e per il futuro, contrattualmente la questione va risolta il prima possibile. Mile Svilar è uno dei migliori portieri del campionato e su di lui, che ha il contratto in scadenza nel 2027 ma guadagna come quando era una riserva di belle speranze, ci sono tantissime attenzioni. In poco più di un anno, grazie alla fiducia di De Rossi, Mile si è preso la Roma: quella nel derby è stata la cinquantesima presenza in Serie A, un numero sufficiente per dire che l’ex promessa del Benfica è diventato una certezza. I numeri sono lì a dimostrarlo: per 15 volte in stagione (12 in campionato e 3 in Europa League) ha mantenuto la porta inviolata, contro la Lazio non c’è riuscito ma si è superato con tante parate.
Secondo il modello degli Expected Goals on Target ha evitato due gol e mezzo – 3.5 xGoT a fronte di una sola rete incassata – e questo è un record personale per un match di Serie A. Il portiere serbo-belga dà la sensazione di essere un vero e proprio muro, contro cui si sono scontrati gli attaccanti laziali. La prestazione gli è valsa il premio di migliore in campo. “Avrei preferito – le sue parole – non vincere il premio ma la partita. La parata più difficile é stata quella del primo tempo, su Romagnoli, perchè non ho visto la palla arrivare”. Se dal punto di vista tecnico Svilar è ormai una certezza, il mancato rinnovo del contratto preoccupa e non poco i tifosi. I primi incontri tra Ghisolfi e l’entourage del calciatore hanno fatto registrare una distanza considerevole rispetto alla richiesta di 4 milioni netti d’ingaggio.
La Roma, che punta sulla volontà dichiarata del calciatore (e della sua famiglia) di rimanere nella Capitale, sa bene che dovrà avvicinarsi parecchio a quella richiesta, partendo da una base di 3 milioni a salire, con l’aggiunta di bonus facili da raggiungere, perché sono in tante le società che stanno monitorando il portiere giallorosso. E visto che i nomi sono quelli del Chelsea e del Bayern Monaco sarà saggio intervenire in anticipo. Tra le parti c’è in sospeso anche il discorso che riguarda una clausola rescissoria che comunque sarebbe elevata e consentirebbe alla Roma di “consolarsi” (è arrivato a parametro zero) nel caso qualcuno decidesse di pagarla. Sono andati esauriti in meno di un’ora i 3.000 segnaposti per assistere all’allenamento di domani pomeriggio (ore 16) al Tre Fontane. Come a gennaio, sarà un tripudio.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini
