Ghisolfi potrebbe beneficiare del regalo d’addio di numerosi giocatori in prestito o in scadenza della Roma. Sì perchĂ© il lavoro del direttore tecnico sarĂ avvantaggiato da una serie di ingaggi risparmiati che potrebbero così trasformarsi in uno spazio di azione sul mercato che potrebbe fare gola a tanti calciatori.
In primis i giallorossi risparmieranno lo stipendio di José Mourinho, di circa 10,6 milioni lordi, una cifra non banale, al primo posto di questa speciale classifica. Ci sono poi tutti i giocatori che Tiago Pinto ha prelevato a titolo temporaneo e che a partire dal 30 giugno torneranno nei rispettivi club: da Huijsen (0,8 milioni lordi), passando per Kristensen (4), Azmoun (4), Renato Sanches (7) e ovviamente Lukaku (9,8).
A questa lista andrebbe momentaneamente aggiunto anche Llorente (3,6), per il quale tuttavia si sta lavorando per una riconferma (è presente un gentlement agreement che permetterebbe di riscattarlo per 5 milioni).
Monte ingaggi che potrebbe ulteriormente abbassarsi considerando anche tutti i tesserati fuori dal progetto del club, come Karsdorp (5), Kumbulla (3,5), Belotti (3) e Shomurodov (4, che non verrĂ riscattato dal Cagliari).
Si tratterebbe quindi di un vero e proprio bottino: circa 65 milioni di ingaggi risparmiati, a cui andrebbero poi sommate le quote di ammortamento delle varie cessioni. Un punto di partenza per la Roma che Ghisolfi, a stretto contatto con De Rossi, dovrĂ sfruttare per andare ad acquistare almeno 5 titolari: un terzino per fascia, un centrocampista, un centravanti, e un esterno d’attacco.
Nel frattempo ieri è arrivata la sentenza del Tribunale del Lavoro per la controversia tra la Roma e Pietro Berardi, ex amministratore delegato per il licenziamento “per giusta causa” il 17 aprile 2023. Il giudice ha condannato il club a risarcire l’allora CEO e le 21 mensilitĂ retributive mancanti alla scadenza del contratto, pari a 210mila euro, perchĂ© il club ha presentato spiegazioni tardive e non puntuali sulla giustificatezza della causa posta alla base del congedo.
FONTE: Il Tempo – M. CirulliÂ