All’improvviso l’esterno offensivo. Nel senso che se fino a sabato scorso la priorità di mercato era rappresentata dal difensore centrale. Ora, ricordando i precedenti, dopo la certificazione della serietà dell’infortunio di Perotti e, pure, dopo aver visto i novanta minuti contro il Genoa, a Trigoria e via Tolstoj hanno fatto salire al primo posto delle priorità quella dell’esterno offensivo.
Questo non vuole dire che il difensore non arriverà, anzi arriverà di sicuro (ce lo auguriamo con tutto il cuore peraltro), ma da ieri si è infittita e di parecchio la ricerca di un attaccante esterno che possa essere un titolare dando a Fonseca perlomeno un’altra alternativa nel ruolo. Più destro che sinistro, perché deve giocare sulla corsia mancina, quindi per la regola del piede invertito che ormai sembra essere diventata un dogma, piede preferito il destro.
Taison è pronto «Lasciatemi andare». Alla Roma aggiungiamo noi. Il virgolettato è del brasiliano Taison (ieri ha messo like a qualsiasi posto romanista) dello Shakthar, affidato a un post su Instagram. Più chiaro di così non si può. Parole che sono arrivate dopo che nella mattinata di ieri, al sito laroma24.it, il procuratore brasiliano del giocatore, Dornelles, aveva confermato l’esistenza della trattativa aggiungendo pure che «in settimana si può definire».
A noi non sorprende che il brasiliano abbia chiesto al club ucraino di lasciarlo andare per tornare a lavorare con Paulo Fonseca (che il giocatore se lo riprenderebbe volentieri). Ma tra il dire e il concretizzare, c’è di mezzo lo Shakthar che ha un contratto con Taison valido per altri due anni. Bisogna acquistarlo e gli ucraini chiedono venticinque milioni (erano partiti da trenta).
Con questi numeri l’affare non si fa. Ma in queste ore c’è un intermediario (molto vicino al brasiliano) che sta lavorando per trasformare l’acquisto in prestito con una fomula che prevede uno sconto (15) e un dilazionamento del pagamento. Dovesse farcela, poi bisognerà convincere Pallotta all’investimento, un presidente scottato dalle vicenze Nzonzi e Pastore, e ora intenzionato a non prendere più giocatori dai trenta in su.
FONTE: Il Romanista – P. Torri
https://youtu.be/tT4kRGE361w