Compatibili o alternativi? Il futuro della Roma griffata Mourinho passerà molto dalla risposta che il tecnico portoghese saprà dare alla domanda. Perché la Roma ha speso tanto per portare a casa Eldor Shomurodov e Tammy Abraham (40 milioni di euro più bonus per un massimo di 5; pagamento dilazionato in 4 anni con 5 milioni all’atto della firma; 4,5 netti più bonus di ingaggio, al lordo 5,4 grazie al decreto crescita; diritto di recompra per il Chelsea da 80 milioni dall’estate 2023).
A prima vista, l’inglese sembrerebbe più adatto a ricoprire il ruolo di prima punta e l’uzbeko più duttile, ma nell’amichevole contro il Raja Casablanca dato dimostrazione di saper cercare la profondità ma anche giocare per la squadra. L’eredità di Edin Dzeko è nelle loro mani, ma potranno prenderla assieme o la fortuna dell’uno potrebbe danneggiare l’altro?
Mourinho, nelle amichevoli precampionato, ha schierato la Roma con un 4-2-3-1 che, sul campo, è stato più teorico che pratico. In fase offensiva la squadra si è spesso schierata con tre difensori, mentre i due esterni salivano quasi all’altezza degli attaccanti. In fase difensiva, invece, la Roma si schiera con un 4-4-2 (Pellegrini saliva al fianco di Dzeko con Mkhitaryan largo a sinistra e, in verità, un po’ a disagio).
Nulla vieta di pensare a Shomurodov e Abaham insieme. Basta che tutti e due sappiano sacrificarsi. L’uzbeko lo ha fatto con continuità in queste amichevoli, meritandosi i complimenti di Mou. C’è bisogno di tempo per mettere a posto i dettagli ed è probabile che all’inizio sia più semplice usare uno solo dei due. Abraham sarà davvero a disposizione dopo la sosta per le nazionali: è tornato a Londra per motivi burocratici e al ritorno dovrà stare cinque giorni in “quarantena light” a Trigoria. Da capire se Mou darà qualche indicazione nei prossimi giorni.
Ieri il portoghese ha scherzato sulla sua assenza mediatica, annunciando con un post su Instagram che oggi tornerà a parlare ai canali social del club giallorosso: “Sorrido perché ho avuto un record di quaranta giorni senza interviste. Tempo incredibile, in cui mi sono concentrato solo sul lavoro e ho dimenticato i miei amici dalla stampa. Oggi è stata la giornata giusta… Ho avuto un’intervista con il club e potrete guardarla domani (oggi per chi legge; ndr). Niente di interessante davvero, ad essere onesti. Adoro la stampa, mi sono mancati molto“. L’ultima volta in cui i giornalista hanno potuto fargli domande a profusione è stato in occasione della sua presentazione in Campidoglio, sulla Terrazza Caffarelli, l’8 luglio scorso.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri