Il re inglese di Roma, e del campionato italiano, rischia di diventare già in questa stagione Tammy Abraham. Il numero nove giallorosso è già a quota 11 reti in campionato e ha già eguagliato David Platt come terzo miglior marcatore inglese nella storia della Serie A. Gli manca una rete per diventare il secondo e cinque per diventare il primo, eguagliando o superando poi la stessa persona. A quota 12 gol (1962-1963) e a quota 16 (1961-1962) c’è Gerald Hitchens, attaccante inglese che giocava all’epoca nell’Inter ma ha indossato anche le maglie di Torino, Atalanta e Cagliari.
Per Abraham uno stimolo in più, che si va ad aggiungere alle parole di Mourinho in conferenza stampa: “Sta facendo bene, ma può fare meglio. La squadra ha bisogno che lui faccia maglio. Parliamo di un calciatore straniero che è nato, cresciuto e si è fatto in un calcio diverso. Uscire dall’Inghilterra è difficile, ma sta facendo bene. Ha le potenzialità per migliorare“. Oggi, se ci sarà un calcio di rigore, con ogni probabilità non lo tirerà, perché davanti a lui nelle gerarchie ci sono Pellegrini e Oliveira, ma la rete dal dischetto contro il Sassuolo gli ha dato comunque fiducia, dimostrando che la personalità certo non gli manca.
Intanto, agganciato Platt dell’anno 1991-92 a quota 11 in campionato, oggi potrebbe farlo con Hitchens. Anche perché la produzione offensiva dipende tantissimo da lui. Non è solo il miglior marcatore della squadra, ma anche quello che conclude di più in campionato con 67 tiri in porta, sesto nella classifica generale di Serie A, e che ha colpito più legni (4).
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli