Forse la più bella Roma di Gasperini, sicuramente il più brutto Genoa di De Rossi: successo, controsorpasso alla Juve, quarto posto e fine 2025 con ottantadue punti totali, virtuale campione dell’anno solare. Se finisce 3-1 è soltanto perché Dybala e compagni tolgono comprensibilmente il piede dall’acceleratore dopo le sgommate a mille all’ora del primo tempo, quando sembrava di vedere l’Atalanta di Gasp, con undici assatanati su ogni pallone. Complice però, meglio non dimenticarlo, un Genoa rimasto a zero lungo la terribile striscia contro Inter, Atalanta e Roma, e quasi inesistente per un’ora, fino al tardivo triplice cambio che l’ha un po’ rianimato.
Segnano Soulé, l’infinito Koné e il redivivo Ferguson, si diverte Dybala, impazza Wesley e riposa per una notte Svilar, beffato dalla sfortunata deviazione di Pisilli sul tiro di Ekhator nel finale. Se la Juve a quota 32 è in corsa per qualsiasi sogno, a maggior ragione lo sono i giallorossi con 33 punti in un campionato nel quale quasi niente sembra scolpito sulla pietra.
Difficilmente DDR potrà dimenticare la carica dell’Olimpico: è il secondo nelle presenze totali dopo il “divino” Totti, ha trenta panchine da allenatore, è un mito. I cori e gli striscioni dall’inizio alla fine, e il saluto alla curva dopo il novantesimo, sono l’implicita promessa di rivedersi presto o tardi. Ma oggi c’è Gasperini alla guida dei giallorossi e la sua mano si sente, eccome.
Un dominio che, alla fine, si esprime in diciassette minuti irresistibili, tra il 14′ e il 31′ del primo tempo, quando il Genoa letteralmente scompare. Per un po’ si pensa a una goleada, tra il tiro di Ferguson, il palo di Koné, il gol annullato al francese. I bollenti spiriti si calmano un po’ nel secondo tempo, non quelli di Gasp che si agita in panchina come se ogni pallone fosse questione di vita o morte, ma forse è così che arrivano i risultati.
La Roma riprende a correre dopo le tre sconfitte nelle ultime quattro partite, soprattutto quella dolorosissima con la Juve. E il bello del pallone è che, dopo la prima di De Rossi contro la sua Roma all’Olimpico, sabato sarà la prima di Gasperini contro la sua Atalanta a Bergamo. Significati emozionali a non finire, ma le risposte alle mille domande della classifica non saranno tante di meno.
FONTE: La Gazzetta dello Sport











