Si è presentato alla sede del Benfica e ha detto addio. Così, dopo parole struggenti sul suo passato, Tiago Pinto è entrato nel futuro. «Ho sentito che era ora di abbracciare una nuova sfida. A Roma capirò il lavoro da fare e la struttura dove sono arrivato. Mi hanno cercato per ciò che ho svolto al Benfica. Con i Friedkin ci siamo parlati e abbiamo la stessa idea di lavoro. Modernizzerò il settore sportivo. La Serie A è un campionato imprevedibile come ormai tutti i più grandi, le big stanno soffrendo per l’assenza di pubblico. La cosa più importante sarà creare una mentalità vincente e poi raggiungere gli obiettivi».
Pinto comincerà subito col mercato, e visto che l’Everton ha ufficializzato di voler riscattare Olsen, la contropartita può essere Bernard, la punta voluta da Fonseca per il posto lasciato libero da Perez. L’alternativa è la solita: El Shaarawy. Tra rinnovi di contratto vicini alla scadenza e adeguamenti il lavoro a Pinto non mancherà. Il primo dovrebbe essere Mirante, che si libererebbe a giugno, ma la Roma vuole confermarlo fino al 2022 per poi decidere se inquadrarlo nei ranghi dirigenziali.
Il primo vero caso, però, è quello di Pellegrini. Il vice capitano ha il contratto in scadenza nel 2022 e una clausola di rescissione da 30 milioni. La dirigenza intende confermarlo per costruire anche su di lui il futuro del club. La sensazione è che l’accordo si troverà senza enormi problemi, dando al giocatore uno stipendio da 3 milioni più bonus.
Logico che vendere (e bene) sarà una priorità per il dirigente portoghese. E a gennaio non sarà facile, visto che i possibili primi candidati (Fazio, Jesus e Santon) per ora non si vogliono muovere. Ma non mancano giovani in gamba con cui fare possibili plusvalenze oppure valorizzare al meglio. In questo senso i primi candidati sono Amadou Diawara e Carles Perez. Il centrocampista ha richieste in Premier, mentre la punta potrebbe andare (in prestito) in Liga. Un primo banco di prova per Tiago Pinto.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini