L’allenamento di ieri sarà pure stato «fake», perché era aperto alla stampa e Mou non voleva svelare nulla al mondo, ma di sicuro gli assenti non sono stati «nascosti». Sono infortunati. Karsdorp, Zaniolo, Smalling e Mkhitaryan, in rigoroso ordine di gravità del problema, con l’olandese e l’inglese fuori a sorpresa nella sgambata di ieri sotto il sole quasi estivo di Trigoria. Quattro titolarissimi della stagione della Roma, ciascuno pressoché insostituibile nel proprio ruolo, in particolar modo il primo e l’ultimo.
L’olandese, con il suo vice Maitland-Niles che è riuscito solo a sprazzi a essere all’altezza della situazione e che ha per lo più giusto fatto tirare un po’ il fiato al biondo connazionale dei prossimi rivali della finale di Conference League; l’armeno che ha invece cambiato ruolo con Mou, che lamentava l’assenza di un regista e, con la sua classe e la sua esperienza, è stato reinventato in un ruolo che potrebbe anche allungargli la carriera. Ferma al momento al King Power Stadium di Leicester, minuto 57, quando è stato sostituito per infortunio muscolare.
Mentre per Karsdorp il tecnico della Roma è stato “possibilista”, lo è stato di gran lunga di meno per Micki. Anche per Chris Smalling il tecnico ha mostrato evidente preoccupazione, a Torino non ci sarà con tutta probabilità e l’obiettivo può essere Tirana, anche se manca meno di una settimana. Ha ragionato sulle due partite, in questo caso sì, salvo specificare che se Zaniolo dovesse essere disponibile per Torino lo manderebbe in campo. (…)
Niente pre-tattica, insomma, stando almeno alle preoccupazioni palesate da Mourinho in conferenza stampa, e situazione in evoluzione e da monitorare per tutti e quattro i calciatori. Senza considerare che tra i giocatori al limite lo Special One aveva anche nominato Pellegrini e Abraham, oltre a Cristante. (…)
Figuriamoci se equivale a una finale. Vincendo a Torino la Roma andrebbe a Tirana leggermente più tranquilla di aver già raggiunto l’Europa League per la prossima stagione e scongiurerebbe il rischio – pur presente nella testa e negli occhi di Mourinho – di rimanere fuori dall’Europa dopo una stagione nella quale effettivamente la squadra ha meritato di iscriversi per il prossimo anno alle coppe europee.
FONTE: Il Romanista – G. Fasan
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