Se in questi giorni il suo ufficio di Trigoria resterà vuoto, che nessuno si preoccupi inutilmente. Questo perché mentre la Roma (squadra) volerà in direzione Australia, dove affronterà il Milan a Perth, lui, seppur dalla Francia, è già al lavoro per il futuro giallorosso. (…)
E, senza dubbio, a Florent Ghisolfi sarebbe piaciuto godersi il bancomat della Champions League, con una capacità di investimento e di appeal superiore, ma avrà il compito di allestire una squadra ugualmente competitiva anche con l’Europa League nuovamente in agenda. (…)
Saluti, riflessioni e incontri. Se da una parte gli addii di Rui Patricio, Spinazzola, Huijsen, Renato Sanches e Azmoun sembrano imminenti e annunciati, con quello di Lukaku sempre più probabili, Ghisolfi in questi giorni dovrà valutare le situazioni legate a Kristensen, Llorente e Angeliño (…). Sistemate scadenze e prestiti, poi ci sarà la fase dei nuovi innesti, quella tanto attesa dai tifosi giallorossi.
Se il tesoretto può sicuramente esser incrementato attraverso le cessioni, i ricavi provenienti dall’Europa League potrebbero venire in soccorso.
Premesso che le entrate nette disponibili per i club partecipanti verranno suddivise in “quote di partenza, importi fissi relativi alle prestazioni e al criterio che sostituisce ranking decennale e market pool”, la Roma riceverà 4,31 milioni di euro solo per essersi qualificata alla fase a girone.
Il premio vittoria per singola gara sarà di 450.000 euro, 600.000 euro per le prime otto classificate. Quasi 9 milioni di euro se la Roma replicherà il cammino che l’ha portata in semifinale (…).
FONTE: Il Romanista – A. Di Carlo