TuttoASRoma.it | Rassegna Stampa | Tra Europeo e rinnovo, Spinazzola si gioca il futuro

Questi per Leonardo Spinazzola sono i mesi della verità, settimane che determineranno il suo futuro a breve termine e quello più a lunga gittata. Un commissario tecnico da far ricredere e un rinnovo contrattuale da conquistare sul campo, partita dopo partita. Tutto prima dell’estate, quando entrambi i nodi verrano per forza di cosa al pettine. Il come, però, resta tutto da decifrare.

Partendo dalla più stretta attualità, Leonardo è uno dei pochi reduci della prima squadra che in questi giorni popolano il Fulvio Bernardini di Trigoria, in compagnia di José Mourinho e i tanti giovani aggregati ad un gruppo svuotato dalle convocazioni nazionali – in 14 hanno lasciato la Capitale per rispondere alle chiamate dei loro ct – e dai diversi problemi fisici che hanno riempito l’infermeria. Giorni preziosi, non tanto per lavorare dal punto di vista tattico – aspetto impossibile da curare per Mourinho con così poco materiale umano a disposizione – quanto per ricercare la forma migliore, fondamentale per rivedere lo Spinazzola dei vecchi tempi. (…)

Quell’infortunio, distante ormai più di due anni, coincise anche con il miglior Spinazzola, in grado di trascinare la Roma di Fonseca prima e l’Italia di Mancini poi. Quella Nazionale arrivò poi a trionfare a Wembley, diventando campione d’Europa, con Leonardo – accompagnato dalle sue stampelle – portato in festa dai compagni. Ora gli azzurri, guidati dal nuovo ct Spalletti, si stanno giocando l’accesso ad Euro 2024, in programma quest’estate in Germania. (…). Il classe ’93 ha 8 mesi di tempo per far ricredere il tecnico di Certaldo e non solo.

In concomitanza con la rassegna europea, infatti, il contratto di Spinazzola con la Roma scadrà – il prossimo 30 giugno. Ad oggi la società non ha mai contattato l’entourage per parlare di rinnovo, con il calciatore libero di trattare con altri club da gennaio. Sempre nell’estate famoso infortunio, il club – racconta radio mercato – era pronto a cederlo per 40 milioni. Due anni più tardi il rischio è di perderlo a zero. Tutto però passa dai suoi piedi e dai suoi sprint.

FONTE: Il Romanista – S. Valdarchi