Sei giorni all’appuntamento in quella che è stata la casa di Josè Mourinho. Sabato prossimo, in una San Siro che nella passata stagione, per la Roma dello Special One, tutto è stata meno che ospitale. In attesa del ritorno dei vari nazionali, domani a Trigoria comincerà l’avvicinamento a una sfida delicatissima per entrambe le squadre, reduci da due sconfitte (a Udine i nerazzurri, all’Olimpico contro l’Atalanta la Roma).In palio tre punti che avranno un peso importante per le rispettive ambizioni. Mou dovrà fare i conti con l’infermeria (Dybala, Pellegrini, El Shaarawy, Kumbulla) e le valutazioni sul post nazionali, per capire come andare ad affrontare un’Inter che nella passata stagione ci ha fatto male.
Soprattutto, lo Special One, nei prossimi giorni dovrà rispondere a una serie di interrogativi tattici: continuare con la difesa a tre? Ridisegnare la coppia dei mediani? Scegliere un modulo diverso? Continuare a dare fiducia al tridente offensivo dei tre tenori con il Capitano arretrato in mezzo al campo? Mou ha gà dimostrato, pure da queste parti, di non avere timori a cambiare.
Nella sua prima stagione sulla panchina giallorossa, aveva cominciato con il quattro-due-tre-uno, poi, una volta che si è reso conto che non era il modulo migliore per ottimizzare i giocatori che aveva a disposizione, ha cambiato, schierandosi a tre in difesa con tutte le conseguenze del caso. Crediamo che, anche adesso, il portoghese stia valutando qualche cambiamento di modulo, se non altro per sorprendere la squadra avversaria, a cominciare, appunto, dall’Inter di Simone Inzaghi. Vediamo le quattro possibili opzioni che lo Special One potrebbe prendere in considerazione.
Ovvero il quattro-due-tre-uno con cui iniziò la sua avventura con la Roma. Sarebbe una scelta decisamente offensiva con una linea a tre, dietro ad Abraham, composta a destra da Dybala (se si deciderà di mandarlo in campo subito), al centro da Pellegrini e a sinistra da Zaniolo che sulla corsia mancina è stato già provato dando risposte confortanti.
Il problema, in questo caso, sarebbe la coppia dei mediani. Cristante e Matic, pur con tutta la stima che abbiamo nei confronti di entrambi, nella prima fase della stagione hanno confermato di avere limiti di dinamicità e velocità che potrebbero risultare fatali contro un’Inter che ha nelle ripartenze in verticale la sua qualità migliore. Si potrebbe ridimensionare il problema inserendo come titolare Camara e dando un turno di riposo a Cristante che, peraltro, tornerà dopo due partite in azzurro (è indicato come titolare anche per la sfida di domani in Ungheria).
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FONTE: Il Romanista – P. Torri