L’ allenatore portoghese in passato ha detto di non essere un grande ammiratore della difesa a tre, ma è proprio la capacità di sapersi adattare alle circostanze e alla rosa a disposizione che negli anni lo hanno reso Special. Così, grazie all’arrivo di Aouar, il tasso di fantasia in mediana si potrebbe alzare, soprattutto agendo insieme ai piedi eccellenti di Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini. Se poi Scamacca o quello che verrà scelto al suo posto qualora non si trovasse l’accordo col West Ham segnerà più di Abraham e Belotti, è possibile che l’equazione fra solidità e pericolosità possa diventare perfetta.
Sotto la sua gestione in giallorosso, oltre che nei primi mesi, si è visto all’opera soprattutto in quei frangenti in cui la Roma per vincere o per pareggiare – doveva aumentare la spinta offensiva. Sotto questo punto di vista Celik potrebbe dare più equilibrio rispetto a Kristensen a destra, visto che a sinistra la corsia sarebbe affidata a Spinazzola, più adatto a una difesa a quattro rispetto a Zalewski.
Un centrocampo più bloccato, poi, potrebbe liberare tutte le potenzialità dell’attacco, soprattutto se al centro della difesa, per far partire l’azione dal basso, fosse schierato Llorente, che ha piede valido. Poi in fase offensiva, oltre ai soliti noti guidati da Dybala, potrebbe essere utile la fisicità di Traoré, destro di piede e che partendo da sinistra potrebbe accentrarsi. In pratica lo stesso lavoro in cui eccelle anche El Shaarawy, bravo anche in fase di copertura.
Riguardo al 4-3-3, molto dipenderà da chi sarà l’altro centrocampista che di sicuro il club giallorosso porterà a Trigoria. Allontanatosi Frattesi, la società per adesso smentisce l’interesse per Kamada svincolato dall’Eintracht Francoforte, mentre di sicuro piacciono Renato Sanches del Psg e Marcel Sabitzer del Bayern Monaco, che però la Roma vorrebbe prendere solo in prestito. Per questo la decisione intorno al centravanti, alla fine dei giochi, potrebbe essere decisiva. Tutti i camaleonti, d’altronde, presto o tardi hanno bisogno di essere felici.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini