Se c’è una cosa che Paulo Fonseca, fin dal suo arrivo a Roma, aveva preteso era il pranzo a Trigoria. Giocatori e staff tutti insieme, con una duplice finalità: fare gruppo e avere sotto controllo uno dei due pasti della giornata. Ecco, il pranzo di gruppo, almeno adesso, sarà una delle prime cose che salterà. Perché se davvero si ripartirà i contatti tra i giocatori saranno ridotti all’osso. E in questo senso il centro di Trigoria, per come è stato ristrutturato, può dare una mano importante alla Roma.
TUTTO MONOUSO I giocatori utilizzeranno pochissimo lo spogliatoio. Piatti e bicchieri per gli snack saranno usa e getta, gli asciugamani e le borracce ancora più personalizzati rispetto a prima, per la doccia i calciatori utilizzeranno le camere – tutte rinnovate di recente – del centro sportivo. L’area termale non sarà utilizzata, a meno di effettiva necessità per i giocatori infortunati, gli allenamenti saranno divisi a gruppi di massimo sei o sette persone, anche l’area alimentare a ridosso del campo di allenamento sarà ridisegnata in modo che non ci sia alcun tipo di contaminazione. Probabile, dunque, che ognuno abbia il proprio cestino con frutta e integratori, come già avviene spesso in trasferta.
CONDIZIONI Il Fulvio Bernardini, già sanificato, ospiterà giocatori, staff tecnico e pochissime altre persone, anche in questo caso almeno in una prima fase. Tutti indosseranno guanti e mascherine, sarà monitorata la temperatura e verranno rispettati, come logico, tutti i protocolli di sicurezza. La preparazione, almeno per le prime due settimane, sarà soltanto di natura fisica: Fonseca e il suo staff sono abituati a rimettere in forma i giocatori dopo una lunga inattività, come accadeva in inverno in Ucraina, anche se questa situazione ha delle differenze. Perché ci sarà anche un aspetto psicologico di cui tener conto, in primis la voglia di strafare che molti avranno.
ALLENATORI E MENTAL COACH Ecco perché in queste settimane di quarantena molti atleti, della Roma e non, sono tornati ad affidarsi anche a preparatori personali e a mental coach. Spinazzola e Pellegrini ogni tanto fanno in video gli allenamenti previsti dai preparatori delle mogli, Pastore ha da tempo un suo uomo di fiducia, Dzeko lavora con Amra quasi ogni giorno e Perotti ha iniziato a dedicarsi allo yoga. Di questi tempi, meglio essere preparati.
FONTE: La Gazzetta dello Sport