L’Europa non pesa, almeno alla Roma. Che vola a +5 sul quinto posto e consolida una zona Champions che ora fa davvero gola. I giallorossi, al contrario di tutte le altre big impegnate nelle coppe, vincono grazie alle reti siglate da due romani. E lo fanno senza patemi con un 3-0 senza storia. Un successo pesantissimo in una domenica perfetta per Mourinho che trova l’entusiasmo di Bove e il riscatto di capitan Pellegrini al quale la Sud aveva anche dedicato uno striscione. La Roma gestisce subito la gara e trova un rigore netto al 37′. Dal dischetto non va Pellegrini dopo il penalty fallito a Rotterdam. “Io lo avrei tirato, ha deciso Mou. Dopo il gol mi sono liberato“, ha spiegato Lorenzo. Cristante lo stampa sul palo, ma sul pallone piomba Bove che fa scoppiare l’Olimpico.
Nella ripresa la Roma va sul velluto e trova il raddoppio proprio con Pellegrini: assist in verticale di Belotti e colpo sotto del capitano che dedica il cuore alla famiglia e alla curva. Un gol su azione in campionato mancava da 560 giorni. Partita chiusa? Macchè. Altro rigore, stavolta per l’Udinese. Ma anche Rui Patricio vuole la sua fetta di gloria. Pereyra calcia, il portoghese para. Nuovo boato. Mourinho pensa al Feyenoord e si gioca 4 cambi. Vincenti.
Perché dal cross perfetto di Spinazzola arriva il gol di Abraham che manda tutti a letto col pensiero di giovedì quando tornerà disponibile anche Dybala. “Risposta ottima della squadra, la partita era più complicata di quanto dica il risultato. Ero poco tranquillo anche sul 2-0. Bove oggi fantastico ma ha fatto un errore importante che poteva cambiare la partita. Siamo stanchi, ma preferisco stare in Europa con queste difficoltà che non starci“, le parole di Mourinho. Intanto Pinto continua a lavorare sui parametri zero: dopo Aouar si cerca l’intesa per Ndicka. E si tratta per Firmino e Veldman
FONTE: Leggo – F. Balzani