La corsa Champions della Roma passerà domani attraverso la strettoia di Udine. Il recupero della sfida sospesa al 27′ del secondo tempo sull’1-1 lo scorso 14 aprile per il malore accusato in campo da Evan Ndicka. Non si può più sbagliare. Perso lo spareggio per il quarto posto Champions contro il Bologna all’Olimpico, ora i giallorossi devono blindare il quinto con l’Atalanta a ridosso che ringhia.
Una sfida in cui il tecnico potrebbe varare uno schieramento inedito ultra-offensivo (4-2-3-1) con Abraham centravanti a caccia di rivincite, tre trequartisti dietro all’inglese come Dybala, Azmoun e El Shaarawy e due esterni veloci nella speranza di un cross da trasformare in oro.
Un’altra possibile chiave di volta del match potrebbero essere i calci piazzati, nell’impossibilità di trovare la via del gol su azione per gli spazi intasati. Domani, gli specialisti giallorossi potrebbero anche avere a disposizione una sola possibilità in così pochi minuti, che non andrà sprecata.
Il recupero di Udine è in fondo la rappresentazione metaforica dell’esperienza maturata finora da DDR e i dai suoi umanissimi eroi. Se sono riusciti in tre mesi a cambiare il mondo giallorosso correndo a più non posso, in diciotto minuti più recupero possono prendersi tutto.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. D’Urso