Cacciatore di teste. Conoscevamo, purtroppo, il mestiere di tagliatore di teste, da ieri abbiamo scoperto il suo contrario. Il cacciatore di teste, appunto. Cioè il mestiere di Charles Gould, californiano, fondatore della Retexo Intelligence, sede al ventiquattresimo piano di un grattacielo di Los Angeles dove nei computer si deve immaginare sia immagazzinato tutto il calcio del mondo. È lui il cacciatore di teste, l’uomo a cui si sono affidati i Friedkin per avere le dritte giuste nella ricerca del direttore sportivo.
Capiamo che raccontata così, la cosa può generare anche un po’ di confusione, ma proviamo a spiegare. La Retexo è una società che, come sottolinea il suo sito, attraverso l’analisi dei dati valuta prestazioni di allenatori, direttori sportivi, scout (fa anche parecchie altre cose, tutte legate al calcio, per esempio consiglia le migliori strategie per la vendita dei giocatori).
E allora, se una società di calcio ha bisogno di trovare l’uomo giusto da mettere al posto giusto, si rivolge a mister Gould e ai suoi discepoli per cercare di non sbagliare la scelta. Cosa che, appunto, hanno fatto i Friedkin per trovare il ds migliore per le esigenze del tecnico e della società: ovvero esperto di scouting, con una certa esperienza alle spalle, in grado, attraverso le operazioni di mercato, di generare plusvalenze.
Gould ha avuto l’input e l’identikit di quello che la Roma sta cercando e lui, attraverso un database aggiornatissimo, ha fornito una serie di nomi tra cui scegliere. I Friedkin hanno accettato i consigli e poi, come è sempre meglio fare, hanno comunque voluto incontrare una serie di quei nomi indicati, per conoscerli, scambiarci impressioni, idee, progetti, ambizioni, avendo come obiettivo quello di ridurre al massimo il margine di errore.
Così, per esempio, sono stati contattati i vari Boeldt, Boto, Ragnick, Campos, nomi (tutti o quasi peraltro bloccati da contratti in corso con le rispettive società) che, per varie ragioni, alla fine non hanno trovato le condizioni per trasferirsi alla Roma, oppure sono stati bocciati dall’intuito imprenditoriale dei Friedkin. Che, come ormai hanno dimostrato, sulla scelta del direttore sportivo stanno dimostrando di non avere fretta, preferendo aspettare piuttosto che accelerare i tempi di una scelta che sanno bene come possa essere decisiva per il futuro della loro Roma.
Insomma, volendo fare una facile battuta, si potrebbe dire che si è passati dal software del socio di Pallotta, Zecca, con cui si voleva scoprire il nuovo Totti, al software di Gould per individuare il Sabatini del futuro. In ogni caso la notizia di ieri almeno ha risposto all’interrogativo che ci eravamo posti un po’ tutti, a proposito di chi potesse essere il consigliere dei Friedkin su calcio e dintorni.
Trovato, mister Gould. E sicuramente si può dire che non è stata una scelta di basso profilo. Sempre sul sito della Retexo, si può scoprire come la società abbia già lavorato con club come Real Madrid, Barcellona, Psg, Flamengo e, pure, la nostra Roma.
Peraltro l’inserimento del club giallorosso non è recente. Nel senso che, per quello che siamo riusciti a sapere, già tre anni fa, epoca Pallotta, c’era stato un contatto tra le parti per la ricerca di un dirigente (non sappiamo chi e per quale ruolo). C’è anche dell’altro che potrebbe risultare interessante in chiave futura per la Roma.
Tra i clienti di mister Gould, ci sono anche la King Street, uno dei fondi speculativi più importanti degli Stati Uniti con un portafoglio da venti miliardi di dollari (che diventino in futuro soci dei Friedkin?), e Televisa, colosso televisivo messicano, in un lontano passato arrivato a un passo dallo sbarco anche in Italia, volevano acquistare una televisione storica della nostra città come Gbr, acquisizione che sfumò all’ultimissimo momento. (…)
FONTE: Il Romanista – P- Torri