Con il cuore, con la testa e anche con le unghie in un finale interminabile. La Roma interrompe la rincorsa della Juventus, che aveva vinto le ultime quattro, vince davanti al pubblico di casa e si rimette in piedi dopo il clamoroso ko contro la bestia nera Cremonese. Succede davanti a un Olimpico per la venticinquesima volta sold out in questa stagione a conferma che il dodicesimo uomo in partite come questa fa tutta la differenza del mondo.
Mou gioca a sorpresa la carta formazione cambiando tutto proprio all’ultimo: toglie gli attaccanti e mette Dybala unica punta con Wijnaldum a far coppia con di Pellegrini subito dietro l’argentino campione del mondo. Dall’altra parte del campo, l’altro campione del mondo Di Maria è l’anima della Juve ma i romanisti fanno buona guardia: attorno a lui il tecnico portoghese alza una gabbia, cosi come su Vlahovic marcato a uomo da Smalling ogni qual volta l’attaccante serbo si affaccia dalle parti dell’area giallorossa.
La svolta arriva all’inizio della ripresa, quando Cristante, ancora una volta tra i migliori dei suoi, apre a Mancini che se la sposta sul destro e mette la staffilata che infila l’incolpevole
Szczesny coperto da una giungla di gambe. Primo gol stagionale per il difensore che a inizio gara sembrava costretto a lasciare il campo per infortunio: e invece proprio lui l’ha decisa.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini