Tira le fila della nazionale argentina sotto il sole di Miami assieme a Lionel Messi e agli altri decani, Leandro Paredes. Il romanista, pur non avendo ancora compiuto 30 anni – spegnerà le candeline il prossimo 29 giugno, giorno in cui con l’Albiceleste sfiderà il Perù all’Hard Rock Stadium di Miami Gardens – è tra i calciatori più esperti dei 29 preconvocati da Scaloni, come testimoniano le 60 gare con la sua nazionale.
(…) Anche stavolta dovrà sgomitare (per la mediana ci sono anche Palacios, Lo Celso e Guido Rodriguez), ma l’esperienza di Leo può fare la differenza in una competizione internazionale.
Parlando con i cronisti presenti al ritiro nella notte tra mercoledì e giovedì, Leo si è soffermato sul suo futuro, rispondendo alle domande su un suo possibile ritorno al Boca Juniors: «Sono stato chiaro: a Roma sto molto bene, ho un contratto con il club e ho 29 anni. Sono tranquillo e vivo la mia vita e la mia carriera giorno per giorno. Qualsiasi cosa accada, accadrà e basta».
(…) Inevitabile una battuta sull’esclusione del suo grande amico Paulo Dybala, non convocato da Scaloni: «Ho parlato con lui: è stata una brutta notizia per tutti, ma Paulo uscirà più forte da questa situazione».
Considerando il rendimento avuto da Leo da gennaio in poi, il Ct non poteva certo ignorarlo. Da quando sulla panchina giallorossa si è seduto De Rossi, Paredes è parso totalmente rigenerato, un altro calciatore rispetto a quello lento e macchinoso visto con Mourinho. (…)
Il feeling umano si è poi visto in campo: non solo in termini di gol, assist e giocate, ma anche nel minutaggio globale. Leandro ha saltato soltanto 4 partite sotto la gestione De Rossi (3 delle quali per squalifica) e ha disputato 3.853’ in stagione: non aveva mai giocato così tanto in una singola annata, nemmeno nella sua prima esperienza romana. In questo modo, ha rispedito al mittente i dubbi sulle sue condizioni fisiche.
Ora il focus per Leo è sulla nazionale, ma De Rossi lo aspetta a braccia aperte in estate, quando si costruirà la Roma 2024-25. (…) Al suo ritorno a Roma, la scorsa estate, aveva detto di voler vincere un trofeo in giallorosso: la speranza è che il sogno possa diventare presto realtà.
FONTE: Il Romanista – L. Latini