Serrare i ranghi e ritrovare subito compattezza dopo la terza sconfitta di fila. La Roma è chiamata ad uscire al più presto dal momento di crisi invernale e il calendario può dare una mano ai giallorossi, che a partire dalla sfida di andata contro il Gent si giocheranno tutto in trentuno giorni prima della sosta di fine marzo.
In caso di passaggio del turno coni belgi, attualmente secondi in classifica nel proprio campionato e qualificati come primi nel girone europeo, saranno ben nove le partite da disputare nell’arco di un mese: sul percorso della squadra Fonseca si affacceranno Gent (due volte), Lecce, Cagliari, Sampdoria, Milan e Udinese, sulla carta tutte avversarie non impossibili.
Di certo a Trigoria il momento è più che complicato dall’inizio del 2020 e ogni formazione da affrontare da qui in avanti non può essere di certo sottovalutata. La sosta natalizia ha interrotto il filotto di risultati utili consecutivi arrivati a cavallo di novembre e dicembre e ha tolto molte certezze all’intero gruppo e all’allenatore, che deve far fronte a ben sei sconfitte nelle nove gare disputate (vittorie con Genoa e Parma e pari nel derby) in questo nuovo anno da incubo. I problemi della Roma, vicina al passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin, riguardano sia la fase difensiva che quella offensiva, ma la società ha fiducia che il proprio allenatore riesca a dare una svolta positiva.
Con le reti al passivo contro l’Atalanta i giallorossi hanno di subito almeno un gol per il nono match di campionato consecutivo: l’unica volta in cui è stata mantenuta la porta inviolata inviolata in questo periodo nero è nella trasferta di coppa con il Parma, per una media complessiva di due reti avversarie a partita nella fase più buia della gestione Fonseca.
Il reparto sta pagando la mancanza di un pressing offensivo efficace che così espone la retroguardia a numerosi rischi e va segnalata inoltre una serie evidente di errori individuali in marcatura. Davanti le cose non vanno meglio e l’unico a salvarsi dal punto di vista realizzativo è Dzeko, a quota 14 marcature stagionali. Il reparto d’attacco non riesce a dare il giusto contributo sotto porta e il secondo migliore marcatore è Zaniolo (6 acuti), la cui assenza, unita a quella di Diawara, sta pesando e non poco sull’andamento della Roima.
Un altro elemento che sta incidendo in negativo su tutta la manovra offensiva è Pellegrini, che ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare nella sfida di Bergamo: il numero 7 è tra i calciatori maggiormente in difficoltà e da lui ci si aspetta molto di più da subito. Ieri prima dell’allenamento è andato in scena il consueto faccia a faccia tra squadra e allenatore per analizzare le criticità ed è emerso che non bisogna mollare nulla e, nonostante il pesante distacco dalla zona Champions e una profonda e ovvia preoccupazione, non è ancora finita.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora