Era il 2 ottobre 2016. A Roma si celebravano il Festival della Birra, il San Lorenzo Carnival, la Fiera del Fumetto, il Gluten Free Days e la Festa della Caramella. Ma, soprattutto, andava in scena l’ultima vittoria della Roma contro l’Inter all’Olimpico. Un 2-1 firmato Dzeko e Manolas, che regalò ai giallorossi di Spalletti un successo sulla squadra allora guidata da De Boer. «Turbo Roma», titolava in prima pagina questo giornale il giorno dopo. Era la Roma del secondo posto in classifica, chiusa a quattro punti dalla Juventus. L’ultima Roma di Francesco Totti, che in quella sfida restò in panchina, e la squadra di De Rossi, Salah e Dzeko. Proprio il bosniaco, al termine del match, dichiarò: «Devo essere più cattivo, più famelico». (…)
A nove anni di distanza, la Roma di Gasperini vuole cancellare quel lungo digiuno e tornare a imporsi in casa propria. L’Olimpico, negli ultimi anni, è diventato un fortino inespugnabile, base delle fortune di Mourinho, De Rossi e Ranieri. Curiosamente, invece, Gasperini in questa stagione ha già rimediato due sconfitte interne (contro Torino e Lille in Europa League), ma mantiene un rendimento perfetto in trasferta. Un ulteriore stimolo per sfatare il tabù nerazzurro e conservare la vetta della classifica, provando a strappare tre punti alla squadra di Chivu.
Nove anni di attesa sono più che sufficienti per scaldare un ambiente che sabato sera trasformerà l’Olimpico (65mila tifosi, di questi 3 mila dell’Inter) in una bolgia. L’obiettivo è chiaro: spingere la Roma verso la vittoria come nelle grandi notti europee. Il primo posto in classifica ha acceso l’entusiasmo, ma senza far perdere di vista il traguardo principale: la qualificazione alla prossima Champions League. Sarà il 75° sold out dell’era Friedkin, un record assoluto. La Curva Sud ha già preparato una coreografia imponente, tra bandiere, fumogeni giallorossi, cori e sostegno incondizionato.
L’obiettivo è chiaro: battere l’Inter per interrompere una serie di otto scontri diretti casalinghi senza successi (…) e inviare un segnale forte alle rivali per l’Europa che conta. Fin qui la Roma di Gasperini ha superato ogni aspettativa: vittorie importanti contro Bologna, Lazio e Fiorentina, poi i successi contro Pisa e Verona, due avversarie tutt’altro che arrendevoli. I numeri parlano da soli: miglior difesa d’Europa, record di clean sheet, miglior avvio di stagione dai tempi del 2017-2018 – l’ultima annata culminata con la qualificazione in Champions – e(…), con 15 punti nelle prime sei partite.
C’è poi il clima interno, quello dello spogliatoio. L’energia e la compattezza del gruppo sono il risultato del lavoro di preparazione estivo, che ora sta dando frutti concreti. Durante la sosta, Gasperini ha intensificato gli allenamenti per chi è rimasto a Trigoria, programmando un vero richiamo atletico e trasmettendo un messaggio preciso: vietato rilassarsi. L’Inter è dietro l’angolo, ma la Roma non parte certo battuta. Soprattutto con un Olimpico gremito e pronto, (…), a scatenare l’inferno.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi











