Aouar, Dybala e Pellegrini. Tutti e tre insieme, una dolce miscela per la formula fantasia. È la vera sfida di questa terza estate mourinhana, trovare il modo di far coesistere i tre gioielli senza perdere nel contempo equilibrio e compattezza.
Magari le prove generali andranno in scena già questa sera, quando all’Estadio Municipal di Albufeira, in Algarve, la Roma affronterà lo Sporting Braga (fischio d’inizio alle ore 21 italiane), arrivato terzo nell’ultima Liga portoghese e già con la testa al terzo turno di Champions League (in programma l’8 e il 15 agosto). Una sfida vera, che inizierà a testare davvero il valore di questa terza Roma targata José Mourinho.
Tra i problemi da risolvere nella scorsa stagione c’era proprio quella della produzione offensiva, con la Roma che ha chiuso lo scorso campionato con 50 gol (mai così pochi nei tornei a 20 squadre dal 1950-51). Ed allora, in attesa dell’arrivo del nuovo centravanti (ieri Gianluca Scamacca è tornato sul suo amore per la Capitale, “lasciare Roma è stata una mazzata”) Mou sta cercando di aumentare proprio il tasso della fantasia.
Detto che quella di Dybala non è in discussione (a patto che l’argentino stia bene, il rischio è che gli infortuni possano in parte condizionarlo anche in questa stagione), l’obiettivo è di far giocare insieme con la Joya anche Aouar e Pellegrini. Che finora, nell’unica partita in cui sono stati disponibili entrambi (contro il Latina, venerdì scorso) si sono dati il cambio, giocando un tempo a testa come mezzala sinistra. Tra l’altro, i tre saranno anche i giocatori deputati alle palle inattive, con Aouar che va ad aggiungersi agli altri due come soluzione in più su angoli e punizioni.
Mou in questo inizio di stagione sta puntando sul 3-5-2, per dare maggiore peso alla squadra in mezzo al campo. Con questo modulo inevitabilmente Dybala è deputato a fare la seconda punta, e Aouar e Pellegrini a fungere da mezzali, con uno dei due spostato a destra (più il capitano del francese). In caso di 3-4-2-1, invece, Pellegrini può scivolare davanti, al fianco di Dybala, ed Aouar andare a giostrare al fianco di uno tra Cristante e Matic. O anche viceversa, essendo due giocatori poliedrici ed intercambiabili. Nel caso invece in cui il tecnico portoghese decida di passare alla difesa a quattro (nel secondo tempo con la Boreale ha schierato il 4-3-3) sia Aouar sia Pellegrini tornerebbero a fare le mezzali, anche se poi entrambi in passato hanno giocato anche come esterno alto, a sinistra.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese
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