C’è una razza che sfida il tempo: è quella degli immortali. Magari Gasperini ispirandosi alla leggendaria storia cinematografica dello scozzese Conor MacLeod, è già entrato in clima Glasgow, dove la Roma tornerà a giocare giovedì sta volta contro il Celtic. “Siamo una squadra di higlander”, ha scherzato ieri il tecnico in conferenza stampa, facendo riferimento alla condizione mentale ed atletica di quei giocatori che non mancano mai, tra gare ufficiali e allenamenti. 8-9 giocatori considerati già fedelissimi. Questo è il suo zoccolo duro, non lo ha mai negato , però è disposto a far entrare altri giocatori in questa cerchia, facendo riferimento a gente come Ziolkosky, Ghilardi, Rensch, Tsimikas e Pisilli. A sinistra mancheranno gli assalti di Wesley, ma Tsimikas ha l’occasione per dimostrare che sarebbe meglio concentrare gli sforzi economici per prendere un attaccante.
Per Gasperini, infatti, la questione più che sulla quantità è sulla qualità. Per dare una smossa a questa situazione di difficoltà offensiva, Gasperini convoca il giovane Antonio Arena, classe 2009, che viene dall’ottimo mondiale under 20 con l’Under 18. Lui che, nato a Sydney da genitori italiani, ha esordito tra i professionisti a soli 15 anni. Con Guidi in primavera, ha giocato 8 partite, segnando due reti. Oggi, per la sfida al Cagliari, viene convocato per la seconda volta, dopo la trasferta di Pisa.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota











