Sì Spinazzola, no Mirante. Per la partita contro l’Inter Fonseca ritroverà sulla fascia sinistra il laterale di Foligno, pienamente ristabilito dopo la lesione rimediata contro l’Atalanta, ma dovrà fare a meno del portiere, che sembrava recuperato ma ha accusato un nuovo fastidio che lo ha costretto al forfait. Al suo posto giocherà tra i pali Pau Lopez, che ha una nuova grande chance per dimostrare di meritare i gradi di titolare, anche in virtù dei numerosi problemi fisici di cui è vittima il compagno di reparto.
A fare il secondo oggi ci sarà Fuzato, ritornato in questi giorni alla base dopo qualche mese di prestito in Portogallo al Gil Vicente. L’idea della Roma era quella di girarlo in Serie B, ma a questo punto, visti gli acciacchi di Mirante, il brasiliano potrebbe anche rimanere fino al termine della stagione: la questione sarà valutata in queste settimane, per poi arrivare ad una decisione negli ultimi giorni di mercato.
Escluso l’avvicendamento tra Spinazzola e Bruno Peres a sinistra, Fonseca ha deciso di confermare la stessa formazione che ha battuto la Sampdoria nel primo match del 2021. Torneranno dal primo minuto Dzeko, Pellegrini e Veretout, lasciati inizialmente a riposo contro il Crotone, e soprattutto accanto al francese agirà Villar, che ha vinto il ballottaggio con Cristante (diffidato al pari di Ibanez): lo spagnolo ha l’occasione di mettere in campo le sue qualità contro una big e mostrare a tutta Italia il suo valore.
In vista della prima partita stagionale dei giallorossi che si disputa alle 12.30 la squadra ha trascorso la notte a Trigoria ed è stata inoltre studiata dallo staff una colazione apposita per l’occasione. Difficilmente potrà fare il proprio esordio sugli spalti Tiago Pinto, che fino a ieri sera risultava ancora positivo al Covid. Il general manager sta comunque lavorando sul mercato e cerca un giocatore offensivo – in ballo El Shaarawy, Bernard e molti altri proposti dagli intermediari – per accontentare Fonseca, che venerdì ha avuto un nuovo contatto con l’agente di Bernard.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora