Dzeko è in vantaggio su Borja Mayoral, nonostante lo spagnolo finora in Europa League sia stato un valore aggiunto, timbrando il cartellino sette volte su dieci. Per il resto, Paulo Fonseca in attacco ha poca scelta: Carles Perez non è un titolare, El Shaarawy è infortunato e Mkhitaryan può sperare al massimo in una convocazione per la panchina. Giocheranno, quindi, Pellegrini e Pedro che, con Edin, rivoluzioneranno il tridente offensivo rispetto alla partita contro il Sassuolo, quando sono partiti dall’inizio Perez, El Sha e Borja.
D’altronde, ad Amsterdam, la Roma ha bisogno di gol, con la speranza che i suoi attaccanti vadano meglio rispetto al campionato. Se, infatti, in Serie A, l’ultimo gol di un attaccante, escluso il rigore di Pellegrini di sabato, risale alla rete di Pedro contro l’Udinese (14 febbraio), in Coppa le cose sono sempre andate meglio. Oltre ai 7 centri di Borja, infatti, hanno trovato la via della rete Dzeko (3 volte) e poi Mkhitaryan, Pedro, Pellegrini, El Shaarawy e Carles Perez. In sintesi: tutto l’attacco.
Gara speciale quella di domani, poi, per Dzeko sarà in ogni caso una partita speciale: contro il Sassuolo, entrando nella ripresa, ha festeggiato le 250 presenze con la maglia della Roma e se dovesse segnare contro l’Ajax arriverebbe a quota 30 reti nelle coppe europee, un altro piccolo grande record della sua storia in giallorosso.
Lo scorso mese ha superato Totti nella classifica dei marcatori di sempre della Roma in Europa (nelle fasi finali, se invece si considerano anche i turni preliminari Totti è a 38), ma senza pensare al futuro, che salvo rivoluzioni sarà lontano dalla capitale con un anno di anticipo, Edin vuole lasciare il segno in una competizione che sente sua molto più del campionato.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli