Lo definisce «un test eccellente per misurare le nostre capacità». A dimostrazione che anche per Fonseca, la gara di oggi contro il Bologna, rappresenta un banco di prova. Sassuolo e Basaksehir, con il rispetto dovuto ad entrambi i club, hanno rappresentato il trampolino di lancio per trovare poi una conferma in questa settimana che prevede tre gare ravvicinate (Bologna, Atalanta e Lecce) che diranno qualcosa in più dei progressi della Roma.
Al Dall’Ara, prima partita lontano dall’Olimpico: «È una squadra in testa alla classifica, imbattuta, motivata, che riflette il carattere del proprio mister, sarà un match complesso, ma noi siamo pronti».
Aspettiamoci allora la solita voglia d’imporre il proprio gioco anche se al tecnico portoghese sono bastate poche gare per capire che «in Italia non è facile far registrare grandi differenze di percentuali di possesso palla a causa della qualità degli avversari. Dipende anche dalla qualità della partita. A tutte le squadra piace giocare e hanno chiari principi offensivi».
Magari non proprio oggi pomeriggio, visto che Mihajlovic dovrebbe aver preparato una gara d’attesa. Per Sinisa, un messaggio speciale: «Ho appreso con tristezza la notizia sul suo stato di salute, lui è un lottatore. Saremo avversari in campo, ma gli auguro di vincere la sua battaglia. Ce la farà. Sono cose che vanno oltre le rivalità in campo».
QUADRATURA DEL CERCHIO – Rispetto a giovedì, tornano dal primo minuto Pellegrini, Veretout e Mkhitaryan. Proprio il rientro del francese al fianco di Cristante, permette a Fonseca di spiegare la differenza che intercorre tra il giocare con il regista o con due mediani, seppur atipici come Cristante e Veretout: «La partita di Europa League aveva caratteristiche diverse rispetto agli impegni di campionato, per questo abbiamo giocato con Diawara. Anche nel campionato italiano preferisco utilizzare due mediani e quindi col Bologna scenderanno in campo Cristante e Veretout. L’utilizzo di questi giocatori dipende dalla fase di gioco e dal sistema dell’avversario. Quando vogliamo giocare più alti lo facciamo con uno più due. I mediani non sono statitici, il nostro è un gioco dinamico».
E ad usufruire del lavoro del centrocampo e di quello di Pellegrini, dovrebbe essere Mkhitaryan: «È un giocatore che sta bene fisicamente, è arrivato in eccellenti condizioni avendo giocato con l’Arsenal. Contro il Sassuolo era la prima partita e abbiamo avuto poche occasioni per allenarci, penso che il suo margine di crescita sia notevole». Fa un po’ di pretattica sugli esterni («Finora Spinazzola l’ho utilizzato a destra, può essere anche alternativa a sinistra. Kolarov? Ha sempre giocato, come Fazio, non possiamo risparmiarli tutti. Vedremo se sarà della partita») e su Zaniolo (a conferenza conclusa: «Gioca? Vediamo…») ma la certezza rimane sempre quella: «Pur conoscendo la qualità del Bologna e l’ottimo momento che sta attraversando, non cambieremo però il nostro modo di affrontare le gare».
La Roma ha riassunto Luca Franceschi (addetto al recupero infortunati), che era andato via in estate a scadenza di contratto: ora lavorerà nel settore giovanile.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina