Continuano le audizioni della Procura Federale in riferimento al caso avvenuto lo scorso novembre riguardante un video hard trafugato all’ex dipendente della Roma che ha portato al licenziamento della diretta interessata e del suo compagno, anch’esso tesserato giallorosso. Ieri alle 14, nella sede della Procura FIGC è stato interrogato da Giuseppe Chinè il Club Manager Vito Scala. Lo storico braccio destro di Tatti si occupa anche della struttura in cui alloggiano e studiano i ragazzi del settore giovanile, settore in cui lavorava anche la protagonista del filmato.
Scala, accompagnato dal legale ufficiale della Roma Antonio Conte, si è trattenuto in Via Campania per più di un’ora e l’audizione si è concentrata in particolare sulle modalità di ottenimento e diffusione del video da parte (probabilmente) del giovane della Primavera, in quanto lo stesso dirigente sarebbe stato il primo a cercare di risolvere la faccenda tentando di soffocarne la condivisione.
Nei prossimi giorni dovrebbe invece essere interrogato proprio il giovane calciatore, per ultimo, proprio per avere a disposizione una mole maggiore di informazioni riguardanti la vicenda, in quanto causa scatenante -più del licenziamento per giusta causa – dell’apertura delle indagini da parte della FIGC. Con le sue dichiarazioni del prodotto del vivaio – al quale verrebbe attribuita la violazione dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva relativo alla lealtà, correttezza e probità si andrebbe così a chiudere il cerchio delle audizioni iniziato lo scorso 18 marzo, quando davanti a Chinè si presentarono i due protagonisti del filmato. La seconda ci fu quattro giorni dopo, il 22, quando fu ascoltato l’avvocato Lorenzo Vitali, responsabile della lettera di allontanamento dei due dipendenti.
FONTE: Il Tempo – M. Cirulli