Da Mourinho a Pellegrini, tutti a Trigoria danno per fatto l’affare Georginio Wijnaldum. Un nuovo centrocampista è tra le proprietà del tecnico portoghese e servirà a dare sostanza a un reparto in affanno.
Roma e Psg, però, stanno ancora cercando la quadra sulla formula e nelle ultime ore si è registrata una leggera frenata per alcune condizioni imposte dai francesi. Nulla di insormontabile, ma dettagli in cui ballano milioni. Il primo, e più rilevante, è quello dell’ingaggio: i giallorossi dovrebbero pagare il 65% della parte fissa dei 7 milioni, mentre da Parigi corrisponderebbero i restanti 2,5.
Il giocatore ha già rinunciato a 800mila euro e il prossimo anno potranno cambiare gli accordi perché sarà possibile usufruire del Decreto Crescita che abbatterà il lordo dello stipendio. Resta il fatto che si tratta di un salario che andrebbe ad aumentare ulteriormente il monte ingaggi già abbastanza elevato per via degli esuberi. L’obiettivo è arrivare a sostenere una spesa di 4/4,5 milioni.
L’altro problema è quello legato alla formula del prestito: Pinto non intende sottoscrivere un diritto condizionato che si trasforma a fine stagione in obbligo. Condizioni che stanno ritardando la buona riuscita dell’affare. È per questo che non sono state ancora prenotate le visite mediche e un volo privato con direzione Ciampino. Quando andrà in porto la trattativa, allora Veretout sarà libero di andare al Marsiglia o al Lione che sono le uniche due squadre francesi che si sono fatte sotto.
Meno complessa la trattativa Belotti sia perché si tratta di un calciatore svincolato, sia per l’ok dato a Mourinho (ha messo in stand-by Monaco, Nizza e Valencia). Il Gallo è in attesa che parta almeno uno tra Shomurodov, Perez e Felix così da liberare lo slot nel reparto.
FONTE: Il Messaggero