Il progetto stadio pronto a sbocciare, la squadra che vince la prima amichevole in chiaro con l’aiuto dei baby e l’affetto della curva Sud per i 94 anni del club. E’ stato un mercoledì di luglio da leoni quello vissuto ieri dalla Roma in attesa di ruggire seriamente in campionato dopo anni di digiuno.
Si crogiola al sole delle buone notizie Friedkin pronto ora a maggiori investimenti e magari anche a nuove partecipazioni nel club. E se la gode anche Mourinho accolto ieri a Trieste da decine di tifosi prima di un mini summit con Pinto. La sua Roma ha battuto 1-0 la Triestina di Bucchi in una gara che di amichevole ha avuto poco e che ha visto protagonisti i giovani del vivaio pronti a convincere lo Special One a investire (anche) su di loro. E con l’assetto titolare in attacco dove si sono rivisti Zaniolo e Pellegrini dal 1′ oltre a Dzeko e Mkhitaryan.
La fascia da capitano era sul braccio di Lorenzo mentre Nicolò ha mostrato segnali di nervosismo rendendosi protagonista di un accenno di rissa con il capitano Lopez che di certo non lo ha trattato con i guanti. Mou non ha gradito. Il tecnico ha chiesto di far circolare la palla più velocemente impostando il gioco a 3 da dietro. Dopo un primo tempo vivo solo nel finale ha trovato il gol vittoria nella ripresa con il baby Zalewski. Ottima la gara di Bove (laureando in Economia) e l’ingresso di Ciervo, altri due prodotti di Trigoria. Meno il risultato che poteva essere più rotondo.
Qualche ora dopo i gruppi della Sud si sono radunati a Piazza del Popolo mettendo in scena (in tempi di Covid) uno spettacolo di bandiere, fumogeni e cori per il centro fino a via Uffici del Vicario dove nel 1927 di 94 anni era nata la Roma. Un compleanno che spesso ha generato polemiche ma che ora anche la società ha sposato come dimostra un post sui social: Un giorno nel cuore di tutti noi. Tempo di arrivi: alle 13,30 Rui Patricio si presenta in conferenza stampa, qualche ora dopo potrebbe sbarcare Vina. Fumata bianca in arrivo pure per Xhaka. Poi toccherà all’attacco con Luis Diaz in pole.
FONTE: Leggo – F. Balzani