Senza Calafiori, al quale Mourinho preferirà Vina, e l’assenza dello squalificato Pellegrini, non ci saranno romani con la maglia della Roma a giocare oggi il derby. Almeno non romani di nascita, visto quanto Nicolò Zaniolo senta la sfida contro la Lazio. Il ragazzo ha finora giocato solamente due stracittadine, per colpa degli infortuni alle ginocchia che lo hanno bloccato di fatto per un anno e mezzo. L’ultima risale al settembre del 2019, terminata con un pareggio (1-1), gara nella quale il numero 22 andò vicino al gol. Ma la rivalità è stata da subito accesa con la tifoseria laziale, che ha preso di mira il giocatore, tra insulti e sfottò, identificandolo come simbolo del club giallorosso.
Insulti amplificati da Instagram, social sul quale Nicolò è molto attivo e che ha riaperto giovedì sera dopo pochi giorni di pausa. Lì sopra, in occasione dei derby, anche quando era infortunato, il ragazzo ha pubblicato immagini di sue azioni e storie in cui mostrava di sentire parecchio la partita. Una rivalità molto sentita, vissuta più a distanza che sul campo, dove stasera Zaniolo tornerà a sfidare faccia a faccia i rivali cittadini, dopo averlo potuto fare solamente per due volte, come detto, senza vincerne nessuna delle due. E senza riuscire a segnare.
Un gol e un successo sarebbero per il numero 22 il massimo, da festeggiare insieme al fatto che la prima rete contro la Lazio sarebbe anche il primo centro stagionale in campionato, dopo quello in Europa. Zaniolo formerà il terzetto alle spalle di Abraham con El Shaarawy e Mkhitaryan, quest’ultimo chiamato a svolgere i compiti solitamente affidati a Pellegrini. L’armeno è molto amico di Pedro, passato alla Lazio in questa stagione dopo esser diventato un esubero per la Roma. “Ci parleremo solo dopo la partita — aveva scherzato Miki dopo la gara con l’Udinese di giovedì scorso — siamo entrambi molto concentrati e ci conosciamo bene avendo giocato insieme”.
FONTE: La Repubblica – F. Ferrazza