Breve cronaca di un lungo addio. Ogni giorno che passa, la sensazione è che fra la Roma e Nicolò Zaniolo si andrà a una separazione consensuale. Ovvero, il club farà una plusvalenza importante (anche se il 15% dovrà andare all’Inter, che nel 2018 accettò la valutazione a 4,5 milioni), mentre l’attaccante vuole un club super blasonato.
Tutto facile, allora? Non proprio. Nonostante i rapporti fra il g.m. Pinto e l’agente Vigorelli siano eccellenti, la situazione è chiara: la Roma lo valuta almeno 60 milioni, Zaniolo non è interessato ad andare all’estero (Newcastle o Tottenham) ma preferisce Juventus o Milan e il club giallorosso è interessato solo ai contanti, cioè niente giocatori nella trattativa. Precisazione: bisogna attendere, perché richieste formali al momento non sono ancora arrivate, anche perché tutti i club cercano liquidità.
Questa è la fotografia del presente, anche se naturalmente ci sono giocatori (bianconeri e rossoneri) che tecnicamente piacciono a Mourinho. Ecco, proprio lo Special One è l’altro nodo della situazione. A livello umano, il rapporto con Nicolò non è mai decollato, anche se l’allenatore portoghese conosce bene il valore del ragazzo e, in privato, non gli ha mai lesinato complimenti, mettendolo nella categoria delle eccellenze in cui spicca gente come Mbappé o Haaland.
Con queste premesse, il rinnovo di contratto per Zaniolo a questo punto non è più una priorità. Lo diventerebbe se a settembre, in mancanza di offerte convincenti, rimanesse alla Roma. A quel punto, però, l’obiettivo di Zaniolo sarebbe avere un contratto in stile Pellegrini, anche perché al momento sono una decina i giallorossi più pagati di lui. Troppi per non partirne.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini