«Nicolò vuole gli Europei a tutti i costi». Ieri pomeriggio Zaniolo è finito sotto i ferri -intervento tecnicamente riuscito – del professor Mariani che, accompagnato dal responsabile sanitario della Roma Causarano , ha proceduto alla ricostruzione autologa del legamento crociato anteriore del ginocchio destro e alla sutura della lesione del menisco esterno.
Il classe 1999 sta però già guardando al futuro e ha fissato come obiettivo sul calendario quello degli Europei, la cui gara inaugurale è prevista per il 12 giugno , a cinque mesi esatti dall’operazione chirurgica: «Se andrà agli Europei – ha detto la madre Francesca – dipenderà da lui e da come assorbirà le terapie. E’ molto tranquillo e l’ha presa con filosofia, sa che sono cose che succedono e che questi sono i rischi del mestiere. Gli auguro di fare lo stesso recupero fatto da Totti prima dei Mondiali. A caldo stava molto molto male, ma già ride e scherza».
Di certo Zaniolo, che ha ricevuto un incoraggiamento pubblico dal ct Mancini («Tiaspetto in campo più determinato che mai»), non farà nulla per forzare il rientro e accorciare eccessivamente i tempi, ben conscio che davanti a sé ha la possibilità di partecipare a numerose competizioni internazionali con la maglia dell’Italia.
Proseguono su questa scia le parole del padre Igor, presente a Villa Stuart insieme alla figlia Benedetta e a Sara, fidanzata del figlio: «Nicolò sta bene, è su di morale. È normale che lui ci tiene agli Europei, ma se i tempi consentiranno di andare bene, altrimenti se ne farà una ragione. Il recupero dura 5-6 mesi di solito. Bisogna andarci sempre con i piedi di piombo, adesso deve pensare a rimettersi, poi piano piano penserà magari agli Europei».
È stato poi lo stesso numero 22 della Roma a mandare un messaggio a tutti i tifosi dal letto – con sopra una sciarpa giallorossa – di Villa Stuart: «L’affetto che mi state dimostrando non ha limiti. Grazie a tutti di cuore veramente, siete unici, non vedo l’ora di tornare. Forza Roma».
Zaniolo ieri in clinica ha ricevuto la visita di Baldissoni, Fienga, Balzaretti e dei compagni di squadra Fazio, Zappacosta e soprattutto quella di capitan Florenzi – con tanto di regalo – che era andato a trovarlo a casa subito dopo la partita con la Juventus, portandogli le stampelle e alcuni cornetti, applicandogli inoltre il ghiaccio sul ginocchio.
Il protocollo di recupero prevede già per oggi l’inizio della riabilitazione, mentre le dimissioni dalla clinica come avverranno dopo 2-3 giorni di ricovero. Nel frattempo ieri mattina sono immediatamente ripresi gli allenamenti agli ordini di Fonseca in vista degli ottavi di Coppa Italia contro il Parma.
Il tecnico, ringraziato da Zaniolo per i messaggi di conforto, può in parte ritrovare il sorriso per il parziale recupero di Santon e Kluivert, che hanno svolto parte dell’allenamento in gruppo. Ancora a parte Pastore, Zappacosta e Fazio, presente a Villa Stuart per svolgere una risonanza all’adduttore.
Santon e Kluivert in questi giorni proveranno ad aumentare i carichi per essere convocati già per la trasferta di giovedì, ma difficilmente saranno in ballo per una maglia da titolare. Le scelte per l’impegno dicoppa saranno pressoché obbligate,con l’unico dubbio che riguarda il possibile inserimento di Cristante dal primo minuto per far rifiatare uno tra Veretout e Diawara.
Certi di una maglia da titolare Kolarov e Florenzi,squalificati contro il Genoa, e Kalinic,che agirà da prima punta al posto dello squalificato Dzeko e sarà supportato da Under, Pellegrini e Perotti.
FONTE: Il Tempo – F. Biafora