Alcune coincidenze assomigliano quasi ad un messaggio premonitore. Se le gare con Lazio ed Empoli sono servite a Zaniolo per riaccendere i motori, quella di domani sera può rappresentare il vero nuovo inizio del numero 22. Nicolò è ancora a caccia del suo primo gol in campionato e tornare a segnare contro la Juventus sarebbe la chiusura metaforica di un cerchio aperto a gennaio 2020 – con la prima rottura del crociato all’Olimpico contro i bianconeri – che lo aiuterebbe ad acquistare ancora più fiducia nei propri mezzi.
Il piccolo problema fisico che lo aveva costretto a disertare la Nazionale perle gare di Nations League è stato completamente superato, il giocatore è al top della condizione e non vede l’ora dimostrare al mondo di essere tornato quello che aveva convinto Mancini a puntare su di lui per il progetto azzurro. Anche la Juventus ci aveva fatto più di un pensiero: già nel 2019 il suo nome era in cima alla lista dei desideri di mercato dell’allora ds Paratici – rinvenuta in un ristorante di Milano – insieme a quelli di Chiesa, Romero e Tonali.
Desideri che si sono scontrati con la ferma volontà della Roma di trattenere il ragazzo, considerato uno dei principali patrimoni del club. Il suo nome però non è mai uscito dai radar dei bianconeri, che continuano a monitorare con attenzione le sue prestazioni: una stagione positiva lo farebbe tornare inevitabilmente l’oggetto del desiderio della dirigenza juventina e non solo. La Roma però non sembra essere preoccupata. Zaniolo ha un contratto fino al 2024, a Trigoria si sente a casa ed è concentrato soltanto sul campo. La questione rinnovo dunque è destinata ad essere affrontata più avanti, con tutta calma.
Anche il rapporto instaurato con Mourinho ha influito positivamente sul rientro di Zaniolo: dall’inizio della preparazione lo Special One lo ha preso sotto la sua ala, mettendolo al centro del progetto insieme a Pellegrini, Mancini e Cristante. Quattro italiani a rappresentare l’ossatura portante della Roma ‘Mourinhana’, che domani sera cercheranno di regalare al tecnico il secondo successo in carriera allo Stadium.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti