Fra i tempi di sempre non smette di lievitare quello legato al rinnovo di contratto di Nicolò Zaniolo. Inutile dire che l’amichevole contro lo Yokohama Marinos ha rimesso in vetrina l’attaccante giallorosso, che da tempo aspetto il rinnovo del suo contratto.
In realtà c’è da dire che il general manager Tiago Pinto, nei mesi scorsi, il suo lavoro l’ha fatto. Ovvero, con l’agente Claudio Vigorelli ha postole basi di un accordo che poteva avere i crismi della fattibilità. L’ultima parola, però, tocca alla proprietà e i Friedkin – per loro “forma mentis” – preferiscono allontanare certi temi quando la stagione è già delineata, a meno che non si tratti di cifre non fantasmagoriche (Mancini e Cristante) o ci siano scadenze alle porte (Pellegrini).
Inutile dire che la mancata priorità data alla sua situazione non ha fatto piacere a Zaniolo , ma gli dèi del calcio, a volte, devono anche farsi star bene cose meno gradevoli. A questo punto l’attaccante sa bene come il tempo giochi a suo favore, perché il contratto in scadenza nel 2024, senza rinnovo, abbassa di parecchio il valore del cartellino.
Morale: se nella scorsa estate il club giallorosso ha chiesto 50-60 milioni a tutto coloro che hanno chiesto informazioni, nella prossima sarebbe già un successo strappare la metà Proprio per questo il rinnovo potrebbe essere una cosa conveniente per entrambe le parti, anche Nicolò – tramite il suo agente – porrà tre condizioni.
Uno: una base d’ingaggio intorno ai 4 milioni che lo portino a essere fra quelli più pagati della squadra. Due: la certezza che il rinnovo sia per essere funzionale in un progetto e non solo un modo per venderlo al meglio nel prossimo mercato. Tre: che la trattativa si concluda entro la fine delmercato.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini