La rivincita del Gallo. In pochi minuti Andrea Belotti è riuscito a fare meglio di tutta la stagione scorsa, realizzando la doppietta che ha evitato alla Roma una sconfitta contro la Salernitana che sarebbe stata sanguinosa. Il terzo gol, cronologicamente il primo, forse il più bello di tutti, gli è stato annullato per un fuorigioco millimetrico, ma la risposta che è arrivata dal campo è forte e chiara: Belotti c’è. Mourinho, che sabato in conferenza aveva chiesto al pubblico di essere il centravanti in più della Roma, può stare più tranquillo, anche se l’attesa per il nuovo attaccante resta.
Tiago Pinto continua a lavorare con l’Atalanta per Duvan Zapata, che sta avendo qualche ripensamento dopo la promessa di un posto da titolare da parte di Gasperini. L’accordo tra le due società c’è, per un trasferimento a titolo definitivo, ma manca l’ok definitivo del calciatore per sbloccare definitivamente la trattativa, con il colombiano che nelle prossime ore potrebbe raggiungere la Capitale.
Nel frattempo Mou si coccola Belotti, che ha ritrovato il gol in campionato che gli mancava dal 1 maggio del 2022, una tripletta in Empoli-Torino. Il Gallo ha disputato una grande gara non solo per i gol, ma anche perché oltre alla qualità ci ha messo la solita quantità, non mollando su nessun pallone e facendo reparto da solo. “Se sto bene posso dare il mio contributo. Lo scorso anno ho dovuto saltare entrambe le preparazioni e ho avuto qualche infortunio di troppo”, le parole del numero 11, che è partito con il piede giusto nel suo secondo anno in giallorosso.
Pinto sta portando avanti con il Santos – non per adesso ma per la sessione di gennaio – la trattativa per Marcos Leonardo, che due sere fa è andato a segno contro il Gremio. “Il presidente – le parole dell’attaccante classe 2003 – me lo aveva promesso: sapeva che in questa sessione di mercato sarei partito. Ma va bene così e ora è tutto risolto. Sono rimasto fuori contro il Fortaleza perché non ci stavo con la testa, pensavo solo alla proposta (della Roma; ndr) che era quello che desideravo ma non ho mai pensato di scappare dalla porta secondaria dal club che mi ha allevato e al quale sono grato”. Se ne riparlerà a gennaio.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini
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