“Respingiamo con forza il bieco tentativo di sminuire a mezzo stampa l’immenso lavoro portato avanti cittadini, tecnici e professionisti ed analizzato ieri durante l’incontro.
La volontà di destituire di fondamento quanto da noi prodotto, focalizzando l’attenzione mediatica sulla mera paternità di una sola tavola di analisi, dimostra l’enorme difficoltà nel continuare a perorare la validità – mai dimostrata – di un progetto tanto inconsistente quanto incompleto.
Mentre la correttezza e oggettività dei dati contenuti in questa tavola relativa al consumo di suolo, che palesano l’impossibilità di avere del verde continuo all’interno delle aree di progetto, non è stata oggetto di alcuna contestazione, al contrario l’analisi da noi promossa ha dimostrato:
– la difficoltà economica del soggetto proponente
– il suo enorme indebitamento
– il pegno delle quote delle proprietà in favore di banche o gruppi finanziari esteri (12 enti)
– l’assenza di una verifica sui requisiti minimi di legge in capo al proponente
– l’inconsistenza dell’analisi sulla mobilità
– il totale disinteresse verso l’accessibilità al polo sanitario.
Circostanze queste, talmente gravi, che dovrebbero allarmare tanto l’opinione pubblica quanto le amministrazioni comunale e regionale.
Questa mattina invieremo una richiesta alla Commissione Ambiente di sollecito per una audizione urgente, una seduta specifica in cui ISPRA sia chiamata a chiarire in maniera definitiva l’impatto di questa opera sul territorio, la consistenza del verde rimanente e la reale cementificazione a cui andremmo incontro, così da dipanare qualsiasi dubbio su quanto da noi assunto in merito e sull’impatto del progetto”.
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