Il Comito Pro Stadio, in seguito alle problematiche emerse nelle ultime ore sulla costruzione dello stadio della Roma con i comitati del no che hanno individuato 41 specie a rischio tra uccelli e pipistrelli, denuncia:
“Stiamo assistendo all’ennesimo teatrino di chi, da anni, si oppone a tutto pur di lasciare Roma nel degrado. Prima erano le rane di Tor di Valle, poi i reperti archeologici, ora i pipistrelli di Pietralata. Ogni volta cambia la scusa, ma resta la stessa ossessione: fermare il cambiamento. Oggi si parla di un presunto ‘bosco’ per giustificare un ricorso che ha un solo obiettivo: bloccare un progetto da oltre un miliardo di euro capace di trasformare un’area abbandonata in un quartiere moderno, vivibile, pieno di servizi. E tutto questo per 26 alberi? Ventisei. Non 2600. È ridicolo. Ma il punto è un altro: chi grida all’allarme ambientale è lo stesso che – ironia della sorte – pretende di vivere proprio lì, in quelle stesse aree che ora vorrebbe “salvare” dalla presenza umana. Una contraddizione che smaschera la vera natura di questi ricorsi: pretesti politici, non difesa dell’ambiente. Nel frattempo, 20 persone sostenute da sigle politiche ormai scomparse continuano a ostacolare una grande opera pubblica voluta dalla stragrande maggioranza dei cittadini. E chi ci rimette sono sempre gli stessi: i romani che lavorano, pagano le tasse, vogliono una città europea, dinamica, degna del suo nome. Chi ha governato Roma negli ultimi anni l’ha tenuta ferma, impantanata tra veti e paure. Adesso basta. Il progetto dello stadio è stato discusso, modificato, approvato nelle sedi istituzionali. È ora di andare avanti. Comitato Pro Stadio Roma, l’unico realmente rappresentativo della volontà popolare, esortiamo le istituzioni a non piegarsi a questi ricatti mascherati da ambientalismo. Serve coraggio, e serve adesso. Roma non può più aspettare”.
FONTE: Facebook Comitato Pro Stadio











