Nessuna rivoluzione, ma una profonda valutazione sui meccanismi da aggiustare per presentarsi al meglio al derby di domenica contro la Lazio. Fonseca e il suo staff hanno visto e rivisto i gol presi contro il Genoa e stanno valutando le giuste contromisure da adottare, in modo da trovare il giusto equilibrio senza palla e affrontare In maniera più decisa e convinta la transizione avversaria.
La prima mossa a cui sta pensando il tecnico portoghese, considerata anche l’opaca prestazione di Kluivert, è lo spostamento di Florenzi nel tridente offensivo alle spalle di Dzeko, con il conseguente inserimento di Zappacosta come terzino destro titolare. L’avanzamento del capitano giallorosso regalerebbe alla Roma una maggior stabilità in fase di non possesso, mantenendo comunque un uomo di spinta offensiva sulla fascia occupata da Under.
Altri cambi sui quali sta ragionando Fonseca sono il possibile inserimento di uno tra Veretout e Diawara in mediana – la coppia formata da Cristante e Pellegrini non ha convinto in pieno – e l’avvicendamento tra Mancini e Jesus, scusatosi con i tifosi per gli errori della prima giornata: «Alle critiche giuste rispondo nell’unico modo che conosco: lavoro, lavoro, lavoro. Si cresce e si migliora. Si lotta per qualcosa in cui si crede».
Il brasiliano parte comunque in vantaggio sull’ex difensore dell’Atalanta. che ha bisogno di ulteriori addestramenti tattici per abituarsi al passaggio dalla difesa alta a quella a quattro. Intanto ieri mattina sono ripresi gli allenamenti (soltanto la rifinitura è stata fissata al pomeriggio) a Trigoria. Tutti i giocatori si sono allenati in gruppo tranne Perotti, che si è sottoposto alle cure del fitoterapisti, e Spinazzola, che ha accelerato il rientro svolgendo una seduta individuale in campo.
Presente anche Cetin, che ad inizio settimana ha risolto le pratiche del visto in Turchia ed ha svelato la trattativa lampo che lo ha portato alla Roma: «Mi sono svegliato una mattina e mi hanno chiamato dal club: ‘Vieni, dobbiamo incontrarci’. In mattinata, quando sono andato in sede, c’erano i rappresentanti della Roma. Li ho incontrati abbiamo trovato l’accordo e nel pomeriggio sono volato in Italia, è stato tutto molto veloce»
FONTE: Il Tempo – F. Biafora