Oggi si è allenato da solo, ma la notizia in fondo non c’è. Perché è consuetudine, nel primo giorno della settimana, che i giocatori più esperti e quelli infortunati facciano lavoro differenziato. E quindi la corsa in solitaria di Dzeko (palestra con gli altri, invece) non ha nulla di anomalo. Anomala è tutta la situazione, però. Perché domani, in teoria, il bosniaco, smaltita la contusione riportata dopo lo Spezia in Coppa Italia (vera, anche se non è rimasto fuori solo per quella in campionato), dovrebbe allenarsi con i compagni. Succederà? O la frattura con Fonseca è davvero così forte e insanabile? La società sta cercando di capire cosa fare, anche il tempo stringe. E la sensazione è che domani o mercoledì potrebbero essere giornate cruciali.
Se lo strappo con il tecnico si fosse consumato ad inizio gennaio il suo nuovo agente, Alessandro Lucci, avrebbe avuto più tempo per muoversi, adesso invece stringe. Inter, Juventus, Psg, Real Madrid, addirittura un sondaggio del Siviglia: per adesso è tutto fermo. Dzeko valuta solo alternative all’altezza, la Roma cerca di capire se ci siano i margini per ricucire tutto. Anche perché Edin, nonostante quello che è successo nelle ultime settimane, si è sempre allenato con professionalità e non ha mai avuto atteggiamenti eccessivi nei suoi 5 anni e mezzo a Roma e questo gli va riconosciuto.
Non solo: al contrario, ad esempio, di Icardi, che negli ultimi tempi a Milano non andava d’accordo (eufemismo) con gran parte dello spogliatoio, Dzeko è rispettato da tutti i compagni. Sia quelli che lo “appoggiano”, sia quelli che sono rimasti più defilati. Ecco perché la situazione è complicata. La sensazione è che possano sbloccarla solo Edin e Fonseca, magari con l’aiuto di Lorenzo Pellegrini, il capitano designato, e della società. Tutta. Per questo da qui a domenica sera, quando all’Olimpico arriverà il Verona, tutto può ancora succedere. In teoria Dzeko non dovrebbe neppure essere convocato, in pratica nessuno sa quello che può ancora accadere.
FONTE: Gazzetta.it – C. Zucchelli