Tutto gira intorno a Florenzi. Alla sua presenza e alla sua posizione in campo. Stasera, a Napoli (ore 20.30, Biretta Sky), la Roma cerca la strada della continuità perduta (o mai realmente trovata), in bilico tra due formazioni. Se l’esterno romano – ieri convocato da Di Francesco – sta meglio e ce la fa a scendere in campo, dovrebbe essere schierato come attaccante, a destra, nel tridente offensivo (in quel caso Santon avrebbe una maglia da titolare come terzino). Se invece le sue condizioni restassero precarie (ha un affaticamento muscolare), resterebbe fuori, con Santon comunque titolare e Under davanti. “Florenzi alto è una possibilità in questa gara, come è già successo che l’abbia fatto giocare lì- ammette Eusebio – si è allenato, venerdì 26 era il giorno in cui si è fatto male due anni fa al ginocchio, e a volte l’aspetto psicologico incide nello scegliere determinati allenamenti”.
Recupera Kolarov, stringerà i denti, nonostante non sia al meglio, De Rossi, mentre ancora niente da fare per Pastore e Kluivert, entrambi indisponibili pure per Napoli. “Bisogna sempre aspettare di prendere due schiaffi per svegliarci – la preoccupazione rispetto al momento romanista di Di Francesco – e questo fa rabbia. Siamo già caduti e non possiamo permettercelo un’altra volta perché, più si fanno capitomboli, e più c’è il rischio di non riuscire a rientrare in Champions. Dovremo esser bravi a non sbagliare”. La Roma è reduce dalla vittoria contro il Cska Mosca, in Champions, mentre l’ultima apparizione in campionato l’ha vista sconfitta, in casa, con la Spal (0-2). “Ci dobbiamo credere per recuperare il distacco in classifica – continua il mister abruzzese – dobbiamo crescere per competere con chi ci sta davanti. Siamo una squadra imprevedibile, dobbiamo esser bravi a ricercare la continuità che ci sta mancando, sono le altre a doverci temere. Contro il Napoli abbiamo questa opportunità”. Il Napoli, appunto, stasera, e poi un’altra trasferta, la prossima settimana, a Firenze, prima di andare a Mosca.