Un trampolino per Manchester. La Roma gioca a Cagliari pensando all’Europa. Ma, al tempo stesso, provando a sfruttare l’ultima partita prima della semifinale di giovedì prossimo. Paulo Fonseca si è portato in Sardegna tutti e quattro i calciatori appena recuperati dai rispettivi infortuni: Smalling, Kumbulla, Spinazzola ed El Shaarawy.
«Uno di loro può giocare dall’inizio» anticipa il tecnico in conferenza stampa. Si tratta del difensore inglese, che ha completato una lunga riabilitazione del doppio problema ginocchio-coscia, curato anche con i fattori di crescita a Barcellona. Smalling ha messo nel mirino proprio la partita da ex contro il «suo» United e fare una sorta di provino a Cagliari sarà molto utile.
Stesso discorso vale per Kumbulla, pronto a subentrare in una difesa che oggi non avrà lo squalificato Ibanez mentre all’Old Trafford sarà Mancini a dover scontare il turno di stop europeo. Uno tra Fazio e Juan Jesus dovrà giocare col Cagliari, Cristante è pronto a sdoppiarsi tra difesa e centrocampo, «ma il modulo con linea a 4 – precisa Fonseca – è stata una strategia solo per la gara con l’Atalanta». Alla Sardegna Arena l’allenatore dovrà gestire le forze col bilancino. Impossibile tenere a riposo tutti gli undici titolari che ha in mente per Manchester: oltre a Smalling, in campo Pau Lopez, Diawara e probabilmente Pellegrini.
Detto che le motivazioni sono ormai tutte per l’Europa, la Roma sta rischiando di perdere anche il settimo posto in campionato: con la vittoria di ieri del Sassuolo, il margine di vantaggio si è ridotto a tre punti. «È difficile gestire tante partite ogni tre giorni – la giustificazione del portoghese – principalmente quando non abbiamo tutti i giocatori. Non succede solo alla Roma, che sta andando avanti in Europa League, guardate anche Villarreal e Arsenal».
Il Cagliari, che dopo Cragno ha perso anche Gaston Pereiro per il Covid, ha un disperato bisogno di punti-salvezza, ma «a chi dice che noi non abbiamo la testa sul campionato – spiega ancora Fonseca – rispondo che con l’Atalanta abbiamo lottato fino alla fine. Ora vogliamo fare un’altra buona partita e vincere». Bisognerà provarci senza Dzeko, uno di quelli che oggi riposerà in vista della sfida che lui per primo sente tantissimo. «Il Manchester United è il favorito della semifinale – dice il bosniaco – ma se abbiamo raggiunto questo traguardo, dobbiamo crederci e comportarci da squadra. Se lo faremo, nulla sarà impossibile».
FONTE: Il Tempo – A. Austini