L’effetto Mourinho, in primis, perché dallo scorso 4 maggio, giorno in cui la Roma ha annunciato il suo ingaggio, i tifosi romanisti lo amano senza riserve. Poi l’effetto lockdown, con gli stadi chiusi per oltre un anno, che ha aumentato a dismisura la voglia di esserci. E poi la squadra, una squadra che grazie soprattutto al capitano, Lorenzo Pellegrini, al ritorno di Zaniolo e all’arrivo di Abraham sta trascinando la gente. Sono questi i tre motivi per cui l’Olimpico, sponda giallorossa, è lo stadio che in Italia ha registrato la maggior percentuale di riempimento in questa stagione. Oltre il 90% (90.9 per la precisione), con 117.800 biglietti venduti solo in Serie A e una media spettatori di 29.450 persone.
Escludendo il settore ospiti, la Roma ha venduto fino a questo momento il 97,3% dei tagliandi a disposizione, ha esaurito l’area Premium, quella dedicata ai partner commerciali, e non appena sarà allargata la capienza degli impianti è pronta lanciare la campagna abbonamenti. Non solo amore, ma anche incassi: tra Empoli, Udinese, Sassuolo, Cska e Trabzonsport la Roma ha messo a bilancio oltre 3 milioni di euro, stando ai dati forniti dal club, circa 618mila di media a partita. E la situazione, considerando che in casa la squadra ha sempre vinto e la prossima sarà contro il Napoli dell’ex Spalletti, è destinata soltanto a crescere.
La richiesta di biglietti aumenta di partita in partita anche grazie all’atmosfera che si sta creando all’Olimpico. L’inno del cantautore romanista Marco Conidi, Mai sola mai, molto amato soprattutto dalle nuove generazioni, i battibecchi con la Lega per avere Roma Roma Roma con i giocatori in campo (esplicita richiesta di Mourinho), i calciatori molto coinvolti (ieri Abraham ha applaudito a lungo i tifosi dopo che avevano cantato a cappella la canzone di Venditti) sono tutti aspetti che fanno sì che l’Olimpico sia ridiventato, dopo anni un po’ spenti, anche prima della pandemia, uno stadio di fuoco. La Curva c’è e c’è sempre stata, gli altri settori si fanno sentire. E Mourinho apprezza, apprezza tantissimo, tanto da parlare, apertamente e in conferenza, di “romanismo”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – C. Zucchelli