Eh, serve pazienza. La voglia di riabbracciare Mkhitaryan è palpabile, tra i tifosi della Roma. Ma non è detto che possa succedere immediatamente, subito dopo la sosta, perché il problema che lo ha frenato è particolare: lesione tendinea all’adduttore, ha svelato il bollettino medico, con prognosi di tre settimane. Più o meno siamo lì con Sampdoria-Roma – i 21 giorni scadono esattamente domenica 20 ottobre – ma il tendine non è un muscolo, che garantisce una vascolarizzazione dei tessuti sufficientemente rapida. Il tendine, tanto più nella zona del pube, è uno strumento che va manipolato con attenzione, per evitare conseguenze più gravi. Se un’affrettata guarigione provoca infiammazioni, i tempi si allungano. Attenzione, dunque: un giorno di riposo in più potrebbe facilitare la risoluzione definitiva del problema.
Mkhitaryan, la Roma lo gestisce Aveva provato in effetti a gestirlo, Fonseca. Sapendo che qualche problemino c’era, lo aveva lasciato fuori dalla prima partita di Europa League contro il Basaksehir e poi dalla battaglia atletica con l’Atalanta. Non è stato sufficiente. Giocando a Lecce, per giunta a 31 gradi, Micki ha dovuto chiedere il cambio. Il fastidio era diventato lesione. E quello che di primo acchito sembrava un banale affaticamento, in verità nascondeva un problema serio. Niente di drammatico, ovvio, ma un segnale del corpo. Meglio effettuare un tagliando, piuttosto che insistere con il telaio usurato. (…)
Mkhitaryan, ecco quando può tornare Fonseca ne prepara il grande rientro valutando ogni possibilità: con l’assenza di Pellegrini, potrebbe piazzarlo nella casella di trequartista centrale, dove dialogherebbe fitto con Dzeko. Ma senza fretta. Un’ipotesi ragionevole potrebbe essere il ritorno in panchina in Europa League contro il Gladbach e poi la maglia da titolare domenica 27 contro il Milan. In fondo manca poco, via. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport – R. Maida