Tre settimane per decidere le ambizioni della Roma. In ventuno giorni – quelli che passano tra la gara di domenica 17 contro la Juventus e quella a Venezia, ultima partita prima della prossima sosta – la formazione giallorossa si gioca una parte importante della stagione. Nelle cinque gare di campionato, infatti, ci saranno ben tre scontri diretti contro la Juventus, il Napoli (24 ottobre) e il Milan (31), oltre alle trasferte di Cagliari (27) e Venezia (7 novembre), mentre in Conference League il doppio confronto (21 ottobre e 4 novembre) con i norvegesi del Bodo Glimt può consentire alla Roma di chiudere in largo anticipo il discorso qualificazione.
È però in campionato che si gioca la parte di stagione più importante, perché la squadra di Mourinho è chiamata a fare il definitivo salto di qualità. Il limite più della Roma di Fonseca è stato non essere (quasi) mai riuscita a vincere gli scontri diretti: lo scorso anno sono stati solo 7 su 36 i punti conquistati contro le squadre che hanno preceduto i giallorossi in classifica. Un bottino misero che ha segnato la differenza tra il settimo posto e la zona Champions.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini